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Strutture stellari ordinate nella galassia del Triangolo

Osservata fin dal 1654, la struttura stellare della galassia del Triangolo (nota anche come M33) non è mai stata vista così in dettaglio. Al 241° congresso dell’American Astronomical Society, in corso a Seattle dallo scorso 8 gennaio, è stato presentato uno nuovo studio, guidato da scienziati dell’Università di Washington e del Center for Computational Astrophysics di New York, che svela dettagli inediti della galassia.

Utilizzando la mappatura Panchromatic Hubble Andromeda Treasury Triangulum Extended Region (Phatter), gli astronomi hanno potuto analizzare centinaia di immagini ad alta risoluzione, scoprendo che la M33 presenta strutture stellari distinte a seconda dell’età delle stelle.

«Le stelle più giovani e quelle più antiche della galassia del Triangolo – che possiamo separare utilizzando filtri relativi a differenti lunghezze d’onda installati sul telescopio spaziale Hubble – sono organizzate in modo molto diverso», ha affermato Adam Smercina, ricercatore post-dottorato presso l’Università di Washington.

Nella classifica delle galassie osservate dagli scienziati, il Triangolo si posiziona al terzo posto per grandezza all’interno della ‘famiglia’ del Gruppo Locale (di cui fanno parte, ad esempio, Andromeda o la nostra Via Lattea.  La mappatura Phatter, grazie al telescopio spaziale Hubble, ha analizzato centinaia di immagini ad alta risoluzione di diverse sezioni del Triangolo, ottenute in 108 orbite nel corso di oltre un anno.

Il team ha collocato in sequenza queste immagini (relative a sezioni più piccole) per creare un set di dati completo e ad alta risoluzione per la galassia in questione, osservando dettagli inediti delle sue singole stelle attraverso una vasta regione centrale. Il nuovo studio ha mostrato una differente distribuzione tra astri giovani e antichi. Le stelle giovani e massicce, con una età inferiore a 1 miliardo di anni, sono distribuite secondo uno schema ‘lanoso’, mentre le più antiche e rosse sono distribuite in maniera ordinata lungo due bracci a spirale che si irradiano da una barra rettangolare al centro della galassia.

Il confronto con galassie satellite simili al Triangolo è sorprendente: la Grande Nube di Magellano, la più grande galassia satellite della Via Lattea, presenta uno schema di distribuzione delle stelle con forme irregolari e globulari, una caratteristica tipica di questo tipo di entità a causa della sua vicinanza con la galassia madre.

La mappatura Phatter, tuttora in corso, dovrebbe far luce su come questi tipi di galassie satellite si formano e interagiscono con i loro vicini più grandi. I dati ad alta risoluzione permetteranno di studiare la struttura del Triangolo in profondità e di tracciarne la storia per quanto riguarda la nascita di nuovi astri, mettendo a confronto i risultati con le correnti teorie sulla formazione ed evoluzione delle galassie.

In apertura: immagine composita della galassia Triangolo, realizzata sovrapponendo singole immagini riprese dal telescopio spaziale Hubble nell’ambito della mappatura Phatter. (Crediti: Smercina/M.J. Durbin/J. Dalcanton/B.F. Williams/Università di Washington/Nasa/Esa)

Giuseppina Pulcrano: Giornalista pubblicista e attuale responsabile dell'unità Multimedia per Agenzia Spaziale Italiana, ho lavorato per il settore diffusione della cultura aereospaziale fin dagli anni '90. Distaccata presso MediaInaf per due anni. Laurea e master di secondo livello biennale presso la Sissa di Trieste : Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico".