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Dart: separazione avvenuta tra la sonda e il satellite LICIACube dell’Asi

Tutto secondo i programmi: alle 1:14 di oggi il minisatellite LICIACube dell’Asi è stato rilasciato dalla sonda Nasa Dart. Entra, così, nel vivo la fase finale di questa spettacolare missione di studio dedicata alla difesa planetaria.

Sono state ore intense e concitate. Tutto il team di LiciaCube dalle ore 22:00 di ieri ha operato e seguito la fase di distacco di questa stamattina. Fiato sospeso in attesa dell’aggancio del segnale avvenuto alle 2.04 e l’emozione per tutti è stata grande: l’Italia ha la sua prima sonda interplanetaria!

Il distacco è stato nominale, la sonda Dart ha ripreso il suo assetto pre-rilascio per proseguire la sua crociera che lo porterà al momento dell’impatto previsto nella notte tra il 26 e il 27 settembre.

l team di Argotec e dell’Università di Bologna, responsabili della navigazione di LICIACube, e il team di ASI, con il supporto del Deep Space Network (rete di antenne radio della Nasa che supporta le missioni spaziali interplanetari), hanno continuato  per tutta la notte a utilizzare le finestre di comunicazione per “parlare” con il piccolo satellite. La fase di Commissioning è tuttora in corso e il team è operativo e concentrato sulla fase di Leop (Launch and Early Orbit Phase).

La missione è, quindi, nel momento più ‘caldo’, con le operazioni di calibrazione in volo e navigazione verso la traiettoria di avvicinamento ottimale da cui osservare, da vicino ma in sicurezza, l’impatto di Dart sull’asteroide Dimorphos e i fenomeni successivi, primo tra tutti la generazione del getto di materiali espulsi dalla superficie.

“Siamo estremamente orgogliosi di come sono andate le operazioni di questa notte – ha dichiarato David Avino, CEO di Argotec.  Abbiamo avuto conferma dell’affidabilità del satellite che è nato nei nostri stabilimenti, ma abbiamo avuto modo, una volta di più, di mettere alla prova i nostri processi, i quali sono stati in grado di governare una missione così difficile, una prima volta al mondo, ma allo stesso tempo, estremamente coinvolgente e affascinante.  E, a proposito di primati – prosegue Avino – da questa notte LICIACube è ufficialmente l’oggetto italiano ad operare più lontano nello spazio.”

“La missione di LiciaCube è appena all’inizio, ma possiamo intanto sottolineare – ricorda il presidente dell’ASI, Giorgio Saccoccia – che l’Italia, primo paese in Europa, ha adesso un cubesat nello spazio profondo. Le capacità tecnologiche delle nostre aziende, come Argotec, sono elevatissime e di rilievo nel panorama internazionale. Ora si entra nel cuore della missione DART-Liciacube: il 26 settembre è previsto l’evento più importante ovvero l’impatto della sonda DART sull’asteroide Dimorphos. Liciacube sarà testimone dell’impatto. L’ASI ringrazia tutto il team italiano che ha lavorato e continua a farlo con costanza ed entusiasmo per il successo della missione. Aspettiamo ora l’evento cruciale che ci aiuterà a compiere prossimi passi tecnologici nel campo della difesa planetaria”.

Le immagini ottenute dalle camere a bordo durante il passaggio ravvicinato, pochi minuti dopo l’impatto, saranno inoltre molto importanti per studiare in dettaglio la superficie dell’asteroide e la piuma di detriti creata dall’impatto stesso, in modo da ricavare informazioni finora inedite sulla natura fisica del bersaglio della missione. Il team scientifico, coordinato da Elisabetta Dotto (INAF-OAR), è già pronto per una fase di analisi dati che si preannuncia molto emozionante

Il primo segnale inviato da LiciaCube ripreso dallo Ssdc

Fulvia Croci: Giornalista pubblicista, dopo la laurea in Relazioni Internazionali si avvicina al mondo della comunicazione scientifica. Nel corso degli anni ha trattato una vasta gamma di temi legati all'esplorazione spaziale, alla ricerca e alle attività dell’Agenzia Spaziale Italiana.