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Rientrato il relitto del razzo cinese Lunga Marcia 5B

E’ entrato in atmosfera alle ore 18:45 del 30 luglio, all’altezza del sud-est asiatico, lo stadio del razzo cinese Long March 5, sei giorni dopo aver lanciato in orbita un modulo della stazione spaziale Tiangong. L’agenzia spaziale cinese ha annunciato il rientro del relitto – circa 30 metri di lunghezza per cinque metri di larghezza e dal peso di oltre 20 tonnellate – pochi minuti dopo l’ingresso in atmosfera. La conferma da parte della Space Force statunitense, che stava monitorando costantemente il caso, è arrivata poco dopo. Negli stessi minuti, sono apparsi su Twitter un paio di video in cui quelli che sembrano essere rottami infuocati illuminano il cielo notturno.

L’area di atterraggio dei detriti è stata stimata tra i 119,0 gradi a est e i 9,1 gradi a nord e comprende il mare di Sulu, vicino all’isola di Palawan, nelle Filippine occidentali.

Si ritiene che gran parte dello stadio del razzo vuoto sia bruciato al rientro, mentre circa il 20-40 percento in genere abbia attraversato l’atmosfera, come ad esempio i componenti del motore, progettati per resistere alle alte temperature.

Duro il commento su Twitter dell’amministratore Nasa, Bill Nelson, pochi minuti dopo la conferma dell’evento, il quale ha criticato apertamente la politica spaziale cinese in tema di sicurezza.

Il Lunga Marcia 5B non possiede un sistema di rientro controllato. Ciò perché il razzo è formato da un unico stadio, all’interno del quale è stato collocato anche il carico utile da condurre in orbita: il grande modulo Wentian della stazione spaziale Tiangong. Il primo e unico stadio del vettore non può effettuare la riaccensione dei motori per scendere gradualmente di quota, compito normalmente affidato al secondo stadio del lanciatore. Diversamente, la maggioranza dei primi stadi non raggiunge la velocità orbitale e rientra in un’area calcolata e sicura a valle dal lancio.

«È consuetudine internazionale che gli stadi superiori dei razzi brucino nell’atmosfera terrestre», ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian durante una conferenza stampa tenuta il 27 luglio.

L’Aerospace Corporation ha precisato (nella conferenza del 27 luglio) che ogni anno circa 50 oggetti di peso superiore a una tonnellata rientrano senza controllo. Tuttavia, il tonnellaggio eccezionalmente elevato del Lunga Marcia 5B rappresentava una minaccia relativamente alta per la dimensione dei detriti.

Ted Muelhaupt dell’Aerospace Corporation ha affermato che le probabilità che detriti derivati da eventi di questo tipo possano colpire persone vanno da uno su 230 a uno su 1.000. Muelhaupt ha aggiunto che si tratta di un ordine di grandezza maggiore della soglia di rischio accettata a livello internazionale per il rientro incontrollato di razzi, che è di uno su 10.000, come affermato in un rapporto del 2019, pubblicato dalle Pratiche standard di mitigazione dei detriti orbitali del governo degli Stati Uniti.

In alto: il lancio del Lunga Marcia 5B (Crediti: Cnsa/Ourspace)

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