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Betelgeuse sorvegliata speciale

This artist’s impression shows the supergiant star Betelgeuse as it was revealed thanks to different state-of-the-art techniques on ESO’s Very Large Telescope (VLT), which allowed two independent teams of astronomers to obtain the sharpest ever views of the supergiant star Betelgeuse. They show that the star has a vast plume of gas almost as large as our Solar System and a gigantic bubble boiling on its surface. These discoveries provide important clues to help explain how these mammoths shed material at such a tremendous rate.

I satelliti per le previsioni meteo sono ormai protagonisti della nostra quotidianità. Ma oltre ad aiutarci, un giorno dopo l’altro, ad anticipare il meteo che ci attende, i satelliti metereologici, uniti a quelli dell’osservazione della Terra, sono anche la più efficace cartina tornasole della crisi climatica che stiamo vivendo.

Un nuovo studio guidato dall’Università di Tokyo afferma adesso che i dati satellitari possono spingersi ancora più lontano, verso lo spazio, osservando persino le stelle. È quanto avvenuto grazie a Himawari-8, un satellite meteorologico giapponese che è riuscito a osservare la stella supergigante rossa Betelgeuse durante un periodo di inspiegabile oscuramento.

Seconda stella più luminosa della costellazione di Orione, Betelgeuse è la decima stella più luminosa del cielo notturno. Ma dall’ottobre 2019 al febbraio 2020 la sua luminosità si è abbassata drasticamente, fenomeno che ha indotto gli astronomi a pensare a una sua possibile imminente esplosione in supernova. Ipotesi poi esclusa almeno per i prossimi centomila anni.

Ed è qui che è intervenuto Himawari-8: il team di ricerca si è accorto che il satellite giapponese aveva raccolto dati su Betelgeuse una volta al giorno dal 2017 al 2021. Analizzando questi dati, è emersa una diminuzione della temperatura della stella di circa 140 gradi Celsius nel periodo corrispondente all’oscuramento.

Oltre a fornire nuovi indizi sullo strano comportamento di Betelgeuse, il risultato dimostra che i dati provenienti dai satelliti meteorologici possono essere una risorsa preziosa anche per lo studio dello spazio.

 

Immagine in apertura: Rappresentazione artistica di Betelgeuse. Crediti: Eso/L. Calçada

 

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica