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L’Europa nel 2022, obiettivi e stimoli

Una panoramica sulle attività nello spazio che si svolgeranno nel 2022, è stata presentata dal direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) Josef Aschbacher, nella consueta conferenza stampa d’inizio anno. In diretta da Parigi, hanno partecipato on line un centinaio di giornalisti e migliaia di ascoltatori si sono sintonizzati sul canale web tv dell’Esa, «un vero record, che dimostra il crescente interesse verso lo spazio».

Aschbacher ha ripercorso le linee guida del Manifesto di Matosinhos adottato a novembre, durante il consiglio Ministeriale intermedio: «un forte mandato per l’evoluzione dell’Esa», sorretto dalle raccomandazioni del comitato di saggi per trasformare l’agenda spaziale europea attraverso Accelerators e Ispirationals. Il budget per il 2022 è aumentato del 10% rispetto allo scorso anno: oltre 7 miliardi di euro, il cui 65% proviene dagli stati membri. Il maggiore investimento sarà destinato ai programmi di Osservazione della Terra che realizzano lo scopo di almeno un acceleratore: dare una risposta concreta e veloce alla crisi climatica. I satelliti svolgono una funzione chiave, per questo si guarda ai prossimi lanci per incrementare il programma Galileo, il più accurato sistema di navigazione che conta oltre due miliardi di utilizzatori, con i satelliti di nuova generazione. Per l’occasione, Aschbacher ha rimarcato l’importanza della nuova intesa sulla costellazione italiana di satelliti, siglato a Roma durante la prima Giornata Nazionale dello Spazio, lo scorso il 16 dicembre: «L’accordo con l’Italia fa da acceleratore, e segna una tappa fondamentale per implementare le attività nello spazio». Con la missione Quantum Eutelsat, la “digital twin Earth” e il programma di decarbonizzazione, si potrà contrastare il cambiamento climatico come Obiettivo del 2050. L’argomento satelliti ha portato alla questione dei detriti spaziali. Oggi in orbita ci sono circa 5mila satelliti di cui 3mila non funzionanti. Con Adrios (Active Debris Removal / In-Orbit Servicing), in programma per il 2025, l’Esa lancerà la prima missione di pulizia spaziale, «nel frattempo stiamo creando una giusta regolamentazione», ha precisato Ashbacker.

Testimonial della conferenza, l’ex comandante della Stazione Spaziale Internazionale, l’astronauta Thomas Pesquet, presente per dare sostegno alle raccomandazioni che riguardano le ispirazioni: «Dalla Terra c’è una prospettiva differente, lo spazio è qualcosa di naturale che esiste sopra di noi, non è visibile, forse per questo la gente non si rende conto di cosa realmente sia. Come astronauti abbiamo una visione unica, lo vediamo con i nostri occhi, in prima fila. Quando torniamo e lo raccontiamo ai ragazzi, io vedo l’emozione nei loro occhi. Dobbiamo coinvolgere la prossima generazione. Garantisco che siamo pronti!». A proposito di astronauti, la nuova selezione che si concluderà alla fine dell’anno, ha richiamato 23mila candidati, «un’emozione che, insieme all’esperienza di Thomas, Matthias e Samantha come capi missione, preannuncia l’età d’oro dello spazio – ha detto il direttore dell’Esa – un nuovo Rinascimento che attrae l’uomo verso l’Universo». Per la prima volta, nella nuova squadra saranno inclusi anche i parastronauti, persone con disabilità fisiche, ma professionalmente qualificate, per cui le selezioni sono ancora aperte.

L’esplorazione umana è uno degli obiettivi dell’Esa. Il piano Terrae novae 2030+ valuta missioni proprie per portare l’uomo sulla Luna e su Marte. «Le competenze ci sono, in quanto pionieri dello spazio, e lo dimostra il fatto che siamo tra i principali partner della Nasa – ha detto Aschbacher – ma le risorse economiche mancano. La Russia, la Cina, addirittura l’India è pronta. Sarà al Consiglio Ministeriale di novembre che i politici europei dovranno dimostrare le loro intenzioni». Per farsi un’idea, nel 2022 il budget dell’Esa corrisponde al 7% della somma destinata allo spazio dalla partner americana.

Nel vicino futuro, intanto, il programma dell’agenzia europea è ricco d’impegni importanti. A febbraio il modulo Esm partirà per la Luna con la missione Artemis I della Nasa e a settembre, con ExoMars, insieme all’agenzia spaziale russa, il rover Rosalind Franklin toccherà il pianeta rosso. Si attendono le date per i lanci inaugurali dei nuovi razzi Ariane 6 e Vega-C e del primo satellite Meteosat di terza generazione. Tra le tappe più allettanti di questo 2022, che stimolano la fantasia e le aspirazioni della gente comune, aspettiamo Samantha Cristoforetti, la prima astronauta donna in Europa al comando della Stazione Spaziale Internazionale, e le immagini del telescopio spaziale James Webb.

Barbara Ranghelli: Giornalista