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Esperimenti d’avanguardia in arrivo sulla ISS

Lancio avvenuto con successo in direzione ISS. Ieri, 29 agosto, alle 9.30 circa (ora italiana), Falcon 9 ha portato nello spazio il cargo Dragon, partendo dal Launch Complex 39A dal Kennedy Space Center in Florida; si tratta della 23° missione dei servizi di rifornimento commerciale (CRS-23).

Dragon, dopo essersi separato dal Falcon 9 che è rientrato a Terra in autonomia, arriverà alla ISS attraccando con il solo monitoraggio degli astronauti NASA Megan McArthur e Shane Kimbrough. L’arrivo è previsto per le 17.00 circa, ora italiana. La copertura dell’arrivo inizierà alle 9:30, ora locale (le nostre 15.00) sul sito della NASA.

Il ‘bottino’ è carico di esperimenti all’avanguardia. L’attenzione è sempre rivolta allo studio del corpo umano – e del suo funzionamento – per le missioni di lunga durata e di quanto potrà essere di supporto all’equipaggio.

Tra gli esperimenti in viaggio, di particolare rilievo l’esperimento dedicato alla ricostruzione di materiale osseo con dei sottoprodotti. L’esperimento si prefigge di ridurre l’infiammazione dipendente dall’artrite. La prima fase (READI FP) valuta gli effetti della microgravità e delle radiazioni spaziali sulla crescita del tessuto osseo e verifica se i metaboliti bioattivi, che includono sostanze come gli antiossidanti formati quando il cibo viene scomposto, potrebbero proteggere le ossa durante il volo spaziale. I metaboliti che verranno testati provengono da estratti vegetali generati come prodotti di scarto nella produzione del vino. Questo studio potrebbe migliorare la comprensione da parte degli scienziati dei cambiamenti fisici che causano la perdita ossea e identificare potenziali contromisure, contribuendo alle ricerche di prevenzione e al trattamento della perdita ossea sulla Terra, in particolare per le donne in post-menopausa.

Sempre in tema, uno studio per verificare se un piccolo dispositivo basato sulla luce può catturare immagini della retina degli astronauti per documentare la progressione dei problemi di vista, noti come sindrome neuro-oculare associata allo spazio (SANS). L’esperimento, Retinal Diagnostics, verifica il dispositivo che utilizza una lente disponibile in commercio approvata per l’uso clinico di routine leggera, mobile e non invasiva. Il committente di questo esperimento è ESA (Agenzia spaziale europea) per il Centro aerospaziale tedesco, Istituto di medicina spaziale e Centro astronautico europeo.

Di altro tenore due esperimenti che testano tecnologie di avanguardia. Il braccio robotico Nanoracks- GITAI dimostrerà la capacità di un robot progettato dalla giapponese GITAI Japan Inc. Di supporto all’equipaggio per manutenzione, assemblaggio e altre attività, il robot potrebbe ridurre i costi e migliorare la sicurezza in alcune operazione in orbita svolte finora dall’equipaggio. La sperimentazione ha ricadute sull’utilizzo a Terra, tra cui soccorsi in caso di calamità, scavi in acque profonde e manutenzione di centrali nucleari.

L’attività sarà condotta all’interno del Nanoracks Bishop Airlock, il primo airlock commerciale della stazione spaziale.

Infine, due esperimenti di supporto alle future, lunghe permanenze dell’uomo nello spazio. Advanced Plant EXperiment-08 (APEX-08) è stato ideato per misurare il ruolo della poliammine nelle piante, al fine di selezionare le specie più adatte alla condizione di microgravità. Un sistema di somministrazione di farmaci impiantabile e telecomandato, a cura dello Houston Methodist Research Institute e due collaborazioni STEM, tra cui “Making Space for Girls” con le Girl Scouts of Citrus Council di Orlando, in Florida, verrà testato nel Faraday Nanofluidic Implant Communication Experiment della ISS, unità multiuso sulla ISS. Impiegando contenitori sigillati di soluzione salina, sostituitivi di pompe ingombranti, l’esperimento potrebbe essere utilizzato anche a Terra in ambienti caratterizzati da condizioni estreme.

Le attività di sperimentazione sulla ISS sono orientate a testare gli effetti della microgravità sul corpo degli astronauti e il confort necessario agli equipaggi dei prossimi viaggi spaziali di lunga durata; tali viaggi saranno il fulcro della futura esplorazione umana e robotica oltre l’orbita terrestre bassa, verso la  Luna e Marte attraverso il programma Artemis della NASA.

In apertura: il razzo SpaceX Falcon 9, con in cima la navicella spaziale Dragon senza equipaggio, vola verso l’alto dopo il decollo dal complesso di lancio 39A del Kennedy Space Center della NASA in Florida alle 3:14 di domenica 29 agosto 2021 (crediti: NASA/Kim Shiflett). 

Giuseppina Pulcrano: Giornalista pubblicista e attuale responsabile dell'unità Multimedia per Agenzia Spaziale Italiana, ho lavorato per il settore diffusione della cultura aereospaziale fin dagli anni '90. Distaccata presso MediaInaf per due anni. Laurea e master di secondo livello biennale presso la Sissa di Trieste : Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico".