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Giappone e Canada, sfida lunare tra agenzie e aziende

Le buone pratiche corrono veloci nel mondo delle sfide lunari.

E’ il caso delle agenzie spaziali del Canada e del Giappone che, seguendo l’esempio della partnership tra Lockheed Martin e la casa automobilistica General Motors, per un rover lunare del programma Artemis della NASA, si stanno organizzando per non perdere la corsa.

La Jaxa ha avviato una collaborazione con la società nipponica ispace per la realizzazione di un minuscolo rover, grande quanto una palla da baseball. Nel 2022, la “palla” atterrerà sul suolo lunare, dividendosi a metà dopo aver toccato il suolo e mettendo in funzione due emisferi che faranno da ruote.

Dal sito della Jaxa si apprende che ispace ha sottoscritto un contratto nell’aprile 2021, dopo essere stato selezionata a seguito di una procedura di offerta aperta.

L’idea è che, mentre viaggia sulla superficie lunare, il rover invierà al centro di controllo della missione sia le immagini sul comportamento della regolite, sia quelle della superficie lunare riprese anche dalla telecamera sul lander.

Jaxa e ispace stanno lavorando a ritmi serrati per essere pronti a lanciare con SpaceX Falcon 9 nel 2022.

Il lander Mission1 in questo momento è in fase di assemblaggio e test presso uno stabilimento di ArianeGroup in Germania e ospiterà anche Rashid, il rover  sviluppato dal Mohammed Bin Rashid Space Center degli Stati Uniti Emirati Arabi.

La società ispace è stata apprezzata anche da tre società canadesi che hanno ottenuto finanziamenti dall’agenzia nazionale con a capo Lisa Campbell.

Nei piani dell’agenzia canadese, che ha finanziato tecnologie per algoritmi di intelligenza artificiale, capacità di acquisire immagini a 360 gradi e un sistema di navigazione per riprendere immagini della luna dall’orbita e confrontarle con le mappe per fornire una posizione precisa, c’è anche il contributo del braccio robotico Canadarm3 per il Gateway lunare della NASA.

L’intento è di ottenere, per un astronauta canadese, l’opportunità di pilotare la missione Artemis 2 per la  missione Gateway.

Inoltre, l’agenzia canadese mantiene gli impegni per pilotare un piccolo rover.  Il veicolo trasporterà due strumenti, uno canadese e uno americano, ed è progettato per funzionare per almeno un giorno lunare e, se riuscirà a sopravvivere alla notte lunare di 14 giorni, un secondo giorno lunare.

Il presidente della Canadian Space Agency, Lisa Campbell, ha affermato che l’agenzia rilascerà presto una richiesta di proposte per il rover e selezionerà due società per il lavoro iniziale di progettazione e sviluppo prima di sceglierne quella che lo costruirà.

La corsa delle agenzie canadese e giapponese è ispirata da quanto accade negli Stati Uniti, dove la Lockheed Martin ha annunciato – lo scorso 26 maggio – una partnership con General Motors per  progettare  un rover destinato a trasportare gli astronauti nelle missioni Artemis.

La sfida è quella di adattare le capacità acquisite sulla Terra per rover lunari, puntando a superare le performance di quelli utilizzati nelle ultime tre missioni Apollo mezzo secolo fa.

«Per avere una presenza costante sulla Luna, avremo bisogno di mobilità», ha detto Lisa Callahan, vicepresidente e direttore generale dello spazio civile commerciale presso Lockheed, in un evento online sulla partnership. General Motors, invece, investe miliardi di dollari nella tecnologia delle batterie e nella guida autonoma.

Ma mentre le società hanno mostrato le illustrazioni di un rover in grado di trasportare due astronauti, pochi sono i dettagli tecnici sul design. Tra i motivi, la mancanza di particolari che le società stanno aspettando dalla Nasa, cui spetta bandire una richiesta di proposte per lo sviluppo del rover lunare.

In apertura: Lockheed Martin e General Motors hanno rivelato la ‘concept art’ nelle prime fasi per il loro rover lunare in attesa che la NASA renda noti i requisiti. Crediti: Lockheed Martin / General Motors.

Nel testo: Rover lunare trasformabile prima e dopo la trasformazione. Dimensioni: ca. 80 mm di diametro (prima della trasformazione). Peso: ca. 250 g. Crediti: Jaxa

Giuseppina Pulcrano: Giornalista pubblicista e attuale responsabile dell'unità Multimedia per Agenzia Spaziale Italiana, ho lavorato per il settore diffusione della cultura aereospaziale fin dagli anni '90. Distaccata presso MediaInaf per due anni. Laurea e master di secondo livello biennale presso la Sissa di Trieste : Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico".