X
    Categories: cosmo

Alla scoperta dello spazio interstellare

La Nasa sta pianificando l’invio di una sonda in grado di viaggiare nello spazio interstellare. Interstellar Probe, questo il nome del veicolo spaziale, si spingerà molto più lontano delle sonde Voyager, a circa 1000 unità astronomiche dal Sole con l’obiettivo di scoprire di più sui processi che regolano la formazione dell’eliosfera, la gigantesca bolla magnetica che contiene il Sistema Solare. La missione potrebbe essere lanciata all’inizio del prossimo decennio e impiegherebbe circa 15 anni per raggiungere il confine dell’eliosfera, contro i 35 impiegati dalle Voyager, mentre la durata della vita operativa dovrebbe aggirarsi intorno ai 50 anni. 

Al  momento il progetto coinvolge circa 500 scienziati e ingegneri  provenienti da tutto il mondo che hanno discusso della missione  alla European Geosciences Union General Assembly. Il team mira a fare luce su diverse questioni irrisolte della fisica tra cui l’interazione tra  il plasma solare e il  vento interstellare e la forma dell’eliosfera.  «Interstellar Probe – afferma Elena Provornikova del Johns Hopkins Applied Physics Lab –  scatterà immagini dell’eliosfera sfruttando gli atomi energetici neutri, una tecnologia utilizzata per creare immagini globali di fenomeni altrimenti invisibili e forse riuscirà ad osservare anche la luce di fondo extragalattica risalente agli albori della formazione della Via Lattea. Lo studio dell’eliosfera- continua Provornikova – è importante poiché essa protegge il Sistema Solare dai raggi cosmici galattici altamente energetici».

Attualmente  il Sole si trova all’interno della Nube Interstellare Locale che sia estende per circa 30 anni luce e alcune ricerche recenti suggeriscono che la nostra stella potrebbe spostarsi verso il bordo di questa nube, per poi entrare nella regione di spazio interstellare di cui non conosciamo quasi nulla. Secondo i ricercatori questo cambiamento di posizione potrebbe far aumentare o diminuire le dimensioni dell’eliosfera o potrebbe modificare la quantità dei raggi cosmici che colpiscono la Terra. 

Il progetto Interstellar Probe è arrivato all’ultimo anno della fase di studio concettuale che ha il compito di individuare gli obiettivi scientifici della missione. A fine anno gli scienziati consegneranno alla Nasa un rapporto che delineerà  la scienza, oltre all’elenco di una serie di payload, che potrebbero far parte della suite di strumenti di bordo. 

Fulvia Croci: Giornalista