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La scommessa spaziale degli Emirati Arabi Uniti

Una visione di lungo termine e di impatto strategico sull’economia del paese, investendo sulle attività spaziali come volano, è quanto gli Emirati Arabi Uniti, tra i paesi emergenti nel mondo delle conquiste spaziali, ha deciso di attuare.

La sonda Hope in orbita marziana dal 9 febbraio scorso è stata programmata per giungere intorno al pianeta rosso nel 2021, anno di celebrazione del 50esimo anniversario di costituzione degli Emirati Arabi Uniti.

Anche se sembra un dettaglio, la cronologia degli eventi programmati dallo stato emiratino, sintesi dell’unione  di sette paesi arabi, testimonia la decisione del governo di convertire gli asset economici, finora basati sugli approvvigionamenti delle vendite di petrolio, verso la conquista spaziale, puntando sui pilastri del piano di lungo termine post 2021, in preparazione dei festeggiamenti del centenario degli UAE che cade nel 2071.

Tra gli obiettivi quello di rafforzare la reputazione del paese, scommettendo sulle generazioni future attraverso la governance di pilastri strategici che trovano linfa vitale nell’istruzione eccellente con aree d’interesse che includono la scienza e la tecnologia avanzate, le scienze spaziali, l’ingegneria, l’innovazione e le scienze della salute.

Un’economia della conoscenza diversificata per potenziare la produttività dell’economia nazionale, il sostegno delle società nazionali, gli investimenti nella ricerca scientifica e nei settori promettenti, concentrandosi su innovazione, imprenditorialità e industrie avanzate, sviluppando una strategia nazionale per plasmare il futuro dell’economia e dell’industria degli Emirati Arabi Uniti, che vogliono collocarsi  tra le principali economie internazionali.

Infine la promessa di creare una società felice e capace di presentarsi al mondo come  sicura, tollerante, coesa ed etica che abbracci la felicità, uno stile di vita positivo e un’elevata qualità della vita. Per raggiungere questi obiettivi dichiarano essenziale promuovere la partecipazione delle donne in tutti i settori, rendendo gli Emirati Arabi Uniti uno dei posti migliori in cui vivere.

Nel frattempo stanno mettendo a punto una missione rover 2024 sulla Luna e il progetto Mars Scientific City , un complesso pianificato di edifici terrestri progettati per studiare come lavorare e vivere su Marte.

Quello che colpisce è la strategia integrata nella programmazione che tiene conto del futuro, guardando alle attuali esigenze del paese. Saper coltivare la terra in un lontano futuro su Marte viene utilizzato per spingere la popolazione verso l’apprendimento della conoscenza per una agricoltura in home, per ridurre la dipendenza all’importazione da cibo che oscilla tra l’80 e il 90 per cento.

Con il progetto Mars Scientific City hanno avviato la costruzione di un luogo che ospiterà ricerche su preziose tecnologie emergenti come la stampa 3D, l’intelligenza artificiale, la robotica oltre che destinato a essere luogo di addestramento astronauti, dopo la prima loro esperienza con l’astronauta Hazzaa Al Mansouri sulla ISS nel 2019. Attrarre le giovani generazioni con il sogno di conquista dello spazio è il messaggio, corroborato da tangibili investimenti in strutture adeguate.

«La prossima grande scommessa quando si tratta del settore spaziale negli Emirati è trasferire molte delle esperienze che abbiamo acquisito nel corso degli ultimi 15 anni nel settore privato», ha detto la presidente dell’Agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti Sarah Al Amiri durante un evento virtuale con la testata The Hill.

Per far crescere questo ecosistema gli Emirati Arabi Uniti stanno attirando investimenti stranieri. Hanno organizzato 44 “zone franche” che offrono strutture, reti e regole fiscali favorevoli per acquisire proprietà pensate per attrarre imprenditorialità e innovazione.

Il rapporto della University College di Londra ha rilevato che cinque università degli Emirati Arabi Uniti hanno lanciato nuovi corsi universitari in scienze, i diplomi in scienze esistenti stanno ricevendo più iscrizioni e il programma Emirates Mars Mission Outreach and Engagement ha raggiunto 50.000 studenti secondari e primari, oltre a circa 1.000 insegnanti.

Puntano su un flusso costante di giovani ispirati per le carriere nei campi della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica, note come STEM,  non trascurano le competenze essenziali non STEM – artisti, commercio lavoratori, analisti di dati, project manager e amministratori aziendali- entrambi fondamentali contributori dell’ecosistema spaziale.

A conferma della grande attenzione posta al settore spaziale si segnala che Dubai nell’ottobre di questo anno ospiterà la  International Astronautical Federation  – IAF – mentre dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022 la capitale dell’UAE ospiterà l’Expo con una settimana dedicata all’esplorazione spaziale. L’Agenzia Spaziale Italiana parteciperà dal 17 al 23 ottobre prossimo con proprio stand e video per far conoscere le capacità della filiera spaziale italiana sui temi dello space exploration, governance and law, space data e remote sensing.

Nell’immagine in evidenza un esempio di allestimento in tutti gli Emirati Arabi Uniti durante il viaggio di arrivo su Marte dell’orbiter Hope lo scorso  9 febbraio. Credito: Emirates Mars Mission

 

 

Giuseppina Pulcrano: Giornalista pubblicista e attuale responsabile dell'unità Multimedia per Agenzia Spaziale Italiana, ho lavorato per il settore diffusione della cultura aereospaziale fin dagli anni '90. Distaccata presso MediaInaf per due anni. Laurea e master di secondo livello biennale presso la Sissa di Trieste : Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico".