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Non sarà Space X a lanciare TROPICS

Tra le cinque proposte presentate per il lancio della costellazione TROPICS, programmato per il 2022, la Nasa ha escluso la società di Elon Musk a favore di ASTRA, che ha ricevuto un contratto del valore di 7,95 milioni di dollari per tre lanci con il vettore Rocket 3 dell’azienda.

Ecco il ‘dietro le quinte’ della vicenda: la Nasa ha dichiarato che la società di Musk non ha dimostrato chiaramente i progressi verso la risoluzione di rischi associati alla valutazione ambientale, oggetto di una licenza di lancio da parte della Federal Aviation Administration (FAA), con potenziali ritardi e impatti sull’esecuzione del contratto.

Secondo Space News, una ragionevole spiegazione potrebbe risalire alla candidatura di Space X con Starship – ancora in fase di sviluppo – e non con i vettori Falcon 9 e Falcon Heavy, attualmente in servizio e muniti di licenze di lancio dalla FAA.

In fase di valutazione delle offerte, la NASA aveva richiesto un’integrazione alla proposta iniziale di Space X senza ricevere però alcun aggiornamento. Oltre a maggiori rischi, la Space X presentava un prezzo appena più alto di ASTRA che, utilizzando il piccolo veicolo di lancio Rocket 3, ha invece rilasciato rassicurazioni di poter raggiungere l’orbita con due lanci di prova.

La NASA ha anche eliminato Virgin Orbit perché la sua offerta originale non rientrava nella “gamma competitiva” stabilita dall’agenzia ed era l’unico offerente a cui non è stato chiesto di fornire una proposta aggiornata.

L’offerta di Momentus, invece, è stata eliminata perché non in grado di dimostrare di poter soddisfare tutti i requisiti richiesti nell’interfaccia dei servizi di lancio.

Astra è stata selezionata superando il confronto anche con Rocket Lab, la cui proposta aveva diversi punti di forza ma anche un prezzo decisamente più alto. Costi, benefici e vantaggi tecnici hanno influito sulle valutazioni della Nasa, che ha sciolto le riserve il 26 febbraio scorso, selezionando ASTRA per il lancio della missione TROPICS.

TROPICSTime-Resolved Observations of Precipitation and Storm Intensity with a Constellation of Smallsats –  è una costellazione di sei SmallSats o cubesat, che verranno lanciati su tre piani orbitali con un’inclinazione di 30 gradi e un’altitudine di 600 chilometri. Ogni satellite identico trasporterà un radiometro per raccogliere i profili di temperatura e vapore acqueo, raccogliendo dati meteorologici nelle zone tropicali. Gli scienziati useranno TROPICS per ottenere informazioni sulla struttura delle tempeste tropicali, visto che la costellazione consente frequenti rivisitazioni per studiare come si evolvono quelle tempeste.

Nell’immagine in evidenza, il prototipo di SpaceX Starship SN10 decolla su un volo di prova il 3 marzo. Dall’analisi delle dichiarazioni di valutazione per l’assegnazione del contratto si potrebbe ritenere che l’esclusione di Space X possa essere dovuta all’utilizzo di Starship per il lancio del cluster di cubesats TROPICS. Credito immagine: SpaceX

 

Giuseppina Pulcrano: Giornalista pubblicista e attuale responsabile dell'unità Multimedia per Agenzia Spaziale Italiana, ho lavorato per il settore diffusione della cultura aereospaziale fin dagli anni '90. Distaccata presso MediaInaf per due anni. Laurea e master di secondo livello biennale presso la Sissa di Trieste : Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico".