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Space Rider, al via i segmenti di volo e di terra

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Space Rider prosegue la sua marcia verso il volo inaugurale, al momento atteso per il 2023. Lo shuttle europeo senza pilota, progettato per realizzare esperimenti scientifici nello spazio, si è assicurato due tasselli cruciali per il suo funzionamento, ovvero lo sviluppo dei segmenti di volo e di terra. Due parti della missione in cui l’Italia svolge un ruolo fondamentale.  È infatti di oggi la firma di due importanti contratti con l’Agenzia Spaziale Europea.

Il primo, siglato da Thales Alenia Space Italia e Avio, riguarda lo sviluppo del sistema di trasporto automatizzato e riutilizzabile dello Space Rider. L’accordo prevede il completamento delle attività di design, manifattura e qualifica del segmento di volo del veicolo europeo.

Il secondo contratto, stipulato con l’Esa da Altec e Telespazio, joint venture tra Leonardo e Thales, interessa invece il cosiddetto ground segment. Si tratta del centro di controllo che gestirà da terra le operazioni a bordo della navicella e ne garantirà il ritorno sul nostro pianeta dopo le missioni in orbita bassa, della durata di almeno due mesi.

Space Rider rappresenta l’evoluzione della missione IXV, eseguita con successo nel febbraio 2015 con un volo suborbitale concluso con il recupero dello spazioplano dopo un ammaraggio nel Pacifico. Il nuovo shuttle europeo trasporterà un carico fino a 600 chilogrammi e volerà a circa 400 chilometri di quota – la stessa altezza a cui orbita la Stazione Spaziale Internazionale.

Il veicolo, riutilizzabile, partirà dallo spazioporto europeo di Kourou in Guyana Francese a bordo del futuro lanciatore di ultima generazione Vega C.

«L’Italia ha partecipato attivamente al Programma Space Rider sin dalla sua ideazione, in quanto ha sempre creduto e crede fortemente che questo programma possa contribuire in maniera sostanziale alla futura utilizzazione dell’orbita bassa per nuove opportunità istituzionali e commerciali. Inoltre, contribuirà ad estendere la flessibilità e le opportunità per il nuovo lanciatore Vega C, con il quale Space Rider costituisce un sistema integrato – ha dichiarato Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana – Space Rider rappresenta un importante tassello, realizzato attraverso la partecipazione italiana in ESA, di una più ampia roadmap nazionale i cui obiettivi sono lo sviluppo di sistemi interoperabili e riconfigurabili in orbita, che possano garantire all’Italia un ruolo di primo piano nelle missioni di logistica orbitale, di esplorazione umana e colonizzazione di altri pianeti».

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica