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Chang’e-5 ha catturato la Luna

Procede a gonfie vele l’ambiziosa missione cinese Chang’e-5, incaricata di raccogliere e riportare sulla Terra campioni di suolo lunare. Un obiettivo ‘dimenticato’ per oltre 40 anni: è infatti dal 1976 – anno dell’ultima missione sovietica Luna – che non si tenta il recupero di materiale lunare.

Uno dopo l’altro, la missione sta conseguendo i suoi obiettivi, l’ultimo lo ha raggiunto giovedì 3 dicembre, quando la piccola sonda posizionata sopra il rover Chang’e-5 si è staccata dal veicolo e ha iniziato l’ascesa verso l’orbita lunare recando a bordo un cospicuo quantitativo di roccia.

Sei minuti dopo la navicella ha raggiunto con successo l’orbita ed ora è in attesa del passaggio dell’orbiter per mettere a segno la staffetta. La prossima milestone sarà infatti l’incontro e l’aggancio con la sonda della missione Chang’e-5 sulla quale dovrà essere trasferito il prezioso bottino di campioni raccolto in superficie.

Si tratta di una fase cruciale, quanto delicata, per il successo della missione. A causa del ritardo nelle comunicazioni con la Terra, le operazioni si svolgeranno con una procedura completamente automatizzata. I due veicoli spaziali inizieranno l’avvicinamento sabato 5 novembre e completeranno l’attracco 3,5 ore dopo. Se tutto andrà bene, la Cina dovrà affrontare l’ultima tappa della missione prima di consegnare i primi campioni lunari sulla Terra in 44 anni.

Il viaggio di ritorno verso la Terra durerà 112 ore, poco più di quattro giorni. Poiché i veicoli spaziali di ritorno dalla Luna viaggiano più velocemente di quelli che rientrano dall’orbita terrestre bassa, il modulo di rientro Chang’e 5 rimbalzerà sull’atmosfera una volta, dando così una prima ‘frenata’ prima di tuffarsi nell’atmosfera terrestre.

La tripla missione Chang’è-5 è iniziata il 23 novembre scorso per mezzo di un razzo Lunga Marcia. Sonda, lander e veicolo di risalita hanno fatto ingresso nell’orbita lunare quattro giorni e mezzo dopo.

Il lander è atterrato il 1 ° dicembre ed ha subito iniziato l’attività di imaging e raccolta campioni lunari con un trapano e una paletta. 19 ore dopo il campionamento era completato e il ‘bottino’ trasferito al veicolo di risalita.

Ci vorranno circa due giorni affinché i due veicoli spaziali sincronizzino le loro orbite, abbastanza da consentire un rendezvous e un tentativo di attracco. La coppia avrà una piccola finestra di 3,5 ore in cui condurre la manovra con successo.

 

Manuela Proietti: Giornalista, photo- e videographer. Dal 2009 coordina i progetti editoriali dell'Agenzia spaziale italiana. Ha lavorato per l'Agenzia Dire e scritto per La Stampa