OPERAZIONE AVALANCHE/Il nuovo appuntamento con #spaziocinema dell’ASI è dedicato al complottismo con il film Operazione Avalanche di Matt Johnson
Se Matt Johnson si imbattesse in Buzz Aldrin, ci sarebbero buone probabilità che ne ricaverebbe una mascella rotta. E giustamente. Il regista canadese Matt Johnson, dopo il successo del “finto documentario” The Dirties, con Operation Avalanche prende di mira il programma spaziale americano Apollo e prende, con ironia, per buona la tesi complottista, che si sia trattato solo di una messinscena girata addirittura dal maestro Stanley Kubrik.
Matt Jonhson con un film ben ritmato e divertente che ci fa riflettere quanto possa essere credibile una fakenews se ben fatta. Il suo film infatti è costruito con credibilità, anche grazie agli attori Owen Williams e Josh Boles. La scusa è due uomini della CIA che vanno alla NASA con l’intento di scoprire una talpa sovietica e per farlo si presentano come registi. Per finire a rappresentare tutto ciò che i complottisti hanno sempre ritenuto fosse la verità. L’immaginazione del cinema per rappresentare ciò che non è stato possibile.
Non è la prima volta che la quarta arte ci mostra come un set cinematografico possa essere utile per raccontare una verità inesistente: possiamo citare ad esempio Sesso e Potere di Barry Levinson, nel quale una finta guerra in Albania distoglie l’opinione pubblica dagli scandali sessuali del Presidente statunitense.
Insomma un film ironico che permette, in questo nuovo appuntamento di #spaziocinema, di affrontare il tema delle fakenews o delle tesi complottiste, dallo sbarco sulla Luna al terrapiattismo. Il prossimo 3 maggio, all’Auditorium dell’Agenzia Spaziale Italiana con inizio della proiezione alle ore 21.00. L’ingresso è gratuito, basta registrarsi.