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    Categorie: cosmo

Doppietta per Hubble

Una nebulosa ornata da pennellate di gas luminoso e una galassia che rivela i vortici gassosi da cui hanno origine le baby stelle. È il nuovo, doppio scatto realizzato da Hubble, che dopo oltre 30 anni di attività continua a stupire.  Il telescopio spaziale Nasa-Esa ha immortalato due complessi oggetti celesti in due punti molto diversi del cielo, che rivelano entrambi nuovi indizi sull’evoluzione del cosmo.

La prima immagine (a sinistra) è il ritratto di Caldwell 4, nome in codice NGC 7023, nota anche come Nebulosa Iride. Si tratta di una nebulosa a riflessione, il cui colore brillante proviene dalla luce diffusa della sua stella centrale. Situata a circa 1.400 anni luce di distanza dalla Terra, l’Iride è attraversata da fiotti di gas luminoso che si estendono per circa 6 anni luce. Spiccano in particolare filamenti di colore rosso intenso, che indicano la presenza di un composto chimico probabilmente a base di idrocarburi. Lo studio di nebulose come questa aiuta gli astronomi a conoscere meglio gli ingredienti che si combinano per far nascere le nuove stelle.

Molto più lontano, a circa 60 milioni di anni luce da noi, Hubble ha immortalato NGC 1365, detta anche Grande Galassia a spirale barrata, (immagine a destra). Situata nella costellazione della Fornace, questa galassia è attraversata da vortici blu e arancione: è qui la culla cosmica che ospita i processi di formazione stellare. La foto è stata scattata da Hubble nell’ambito di Phangs, un’indagine congiunta con l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (Alma) in Cile. Obiettivo principale del progetto è immortalare circa 100.000 nursery stellari oltre la nostra Via Lattea, per comprendere come la nascita di nuove stelle possa permeare la morfologia delle galassie.

 

Crediti immagine a sinistra: Nasa/Esa; immagine a destra: Nasa/Esa, J. Lee e il team di PHANGS-HST, Judy Schmidt (Geckzilla)

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica freelance appassionata di clima, ambiente, osservazione della Terra e astronomia. Ha una laurea in filosofia e un master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Collabora con la società di comunicazione della scienza formicablu ed è co-fondatrice di Facta.eu, centro no profit che applica il metodo scientifico al giornalismo. Dal 2015 collabora con Global Science, convinta che lo spazio sia un punto di vista privilegiato per comprendere meglio il nostro pianeta.