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Un anello cosmico di fuoco

Un team di astronomi dell’Arc Centre of Excellence for All Sky Astrophysics in 3 Dimensions ha immortalato l’immagine di una particolare galassia molto rara che ha le sembianze di un anello cosmico di fuoco. La galassia, denominata R5519, dista circa 11 miliardi di anni luce dal Sistema Solare ha una massa simile a quella della Via Lattea e una forma di tipo circolare con un buco nel mezzo. La sua scoperta, annunciata in uno studio pubblicato su Nature Astronomy, potrebbe modificare le teorie sulla prima formazione delle strutture galattiche e sulla loro evoluzione.

R5519 vanta delle caratteristiche interessanti per gli astronomi: il buco al centro, ad esempio, è davvero enorme con un diametro due miliardi di volte più esteso della distanza Terra-Sole. In altre parole è tre milioni di volte più grande del diametro del buco nero supermassiccio al centro della galassia Messier 87, il primo ad essere stato immortalato nel 2019 dall’Event Horizon Telescope.

«La galassia sta accumulando una gran quantità di stelle a un tasso di velocità 50 volte maggiore di quello della Via Lattea – afferma Tiantian Yuan, autore dello studio – la maggior parte di questa attività si sta svolgendo sul suo anello e pertanto è corretto definirlo di fuoco». Gli astronomi dell’Arc hanno collaborato con i colleghi provenenti da Stati Uniti, Canada, Belgio e Danimarca, utilizzando i dati spettroscopici dell’Osservatorio Keck della Hawaii insieme alle immagini raccolte dal telescopio spaziale Hubble, che ha identificato l’insolita struttura della galassia.

I dati mostrano che ci troviamo di fronte a una galassia ad anello collisionale, la prima ad essere stata localizzata nell’Universo primordiale, che si sarebbe formata a causa dello scontro violento con altre galassie. Gli astronomi ritengono che lo studio un oggetto del genere possa dirci molto sul processo di formazione della galassie a spirale.

«La formazione collisionale di galassie ad anello richiede che un disco sottile sia presente nella galassia ‘vittima’ prima che si verifichi la collisione – conclude Kenneth Freeman della Australian National University – il disco sottile è il componente che definisce le galassie a spirale: durante i primi stadi di sviluppo le galassie si trovano in uno stato disordinato, non ancora riconoscibili come galassie a spirale. Nel caso di R5519 stiamo guardando indietro nell’Universo primordiale di 11 miliardi di anni, in un momento in cui i dischi sottili si stavano appena assemblando. Per fare un confronto il disco della nostra Via Lattea ha iniziato il processo di formazione  solo 9 miliardi di anni fa. Questa scoperta indica che l’assemblaggio del disco nelle galassie a spirale si è verificato per un periodo più lungo di quanto fosse precedentemente noto».

 

Fulvia Croci: Giornalista