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Una ‘culla’ di comete a due passi da Giove

Agisce come un ‘portale’ che consente ad una determinata categoria di oggetti celesti provenienti dal Sistema Solare esterno di entrare nella zona interna, dove sono coinvolti in un processo di evoluzione: non si tratta di uno scenario fantascientifico, ma di una regione orbitale situata appena oltre Giove, in cui i centauri – piccoli corpi ghiacciati – si sviluppano in comete appartenenti alla famiglia delle gioviane (Jfc – Jupiter Family Comets). La scoperta, che si deve ad un team di astronomi statunitensi, è stata effettuata nell’ambito di uno studio sui centauri ed è stata pubblicata su The Astrophysical Journal (articolo: “29P/Schwassmann–Wachmann 1, A Centaur in the Gateway to the Jupiter-family Comets”).

I centauri, piccoli oggetti celesti ghiacciati, sono considerati dei ‘fossili’ dell’antico Sistema Solare e si ritiene che la loro regione di provenienza sia la Fascia di Kuiper; percorrono, tra Giove e Nettuno, delle orbite disordinate e successivamente conoscono un processo evolutivo che li porta ad essere l’origine di circa mille comete di breve periodo che risentono della forza di gravità di Giove e sfrecciano nel Sistema Solare interno. Il meccanismo che trasforma i centauri in comete gioviane non è del tutto chiaro, soprattutto a causa delle loro orbite disorganiche. Tra l’altro, la popolazione dei centauri è ancora in buona parte da scoprire: si stima che ve siano 10 milioni, ma quelli osservabili con i telescopi sono solo 300.

Gli studiosi, per cercare una spiegazione al mutamento dei centauri, hanno utilizzato come riferimento per le simulazioni in laboratorio 29P/Schwassmann – Wachmann 1 (Sw1, in breve – foto in alto), un oggetto celeste scoperto nel 1927: infatti, Sw1 presenta delle caratteristiche, come l’orbita e la sua dinamicità, che lo rendono un’entità intermedia tra i centauri e le comete gioviane. I risultati delle simulazioni mostrano che, ad un certo punto della loro evoluzione, numerosi centauri percorrono un’orbita simile a quella di Sw1.

Secondo gli autori del saggio, Sw1 è un centauro colto nella fase di passaggio a cometa della famiglia gioviana e i suoi ‘compagni’ – che attraversano la regione dello spazio in cui esso orbita – sono l’origine di oltre due terzi di tutte le comete gioviane. Questa zona, quindi, si configura come un ‘culla’ di nuove comete e il fatto di essere una fonte costante di nuovi oggetti celesti può aiutare a spiegare l’elevato tasso di impatti di corpi ghiacciati con Giove, come nel caso della cometa Shoemaker-Levy 9 (luglio 1994). Gli astronomi ritengono la scoperta di questa ‘culla’ di fondamentale importanza per approfondire sia la natura dei centauri, sia l’evoluzione delle comete.

Valeria Guarnieri: Nata in tempo utile per vivere sin dall'inizio il fenomeno Star Wars, lavora in ASI dal 2000 e dal 2011 si occupa di comunicazione web presso l'Unità Multimedia dell'ente. Dedica la maggior parte del tempo libero alla montagna, suo grande amore.