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Musk: Starship a tutto gas

SpaceX punta tutto su Starship. Secondo l’ultimo annuncio del numero uno dell’azienda Elon Musk, la navetta che porterà l’uomo sulla Luna e su Marte darà il via ai voli di prova tra uno-due mesi ed effettuerà il primo volo orbitale tra soli sei mesi.  L’annuncio, che è sembrato più un proclama rivolto ai numerosi media e sostenitori presenti, è stato dato a Boca Chica in Texas, il sito dove Mark 1 il primo prototipo di Starship, sta velocemente prendendo forma. Musk non ha risparmiato l’entusiasmo nel raccontare il suo progetto che prevede tempi di realizzazione davvero stretti che sembrano non andare d’accordo con quelli realmente necessari.

Una volta assemblato, il prototipo sarà alto 50 metri e decollerà per il volo di prova fino ad un’altezza di venti chilometri circa per poi tornare a terra. Questa prova sarà seguita dal volo orbitale vero e proprio che vedrà la presenza di un nuovo prototipo Mark 3, la cui costruzione dovrebbe iniziare tra un mese, e di un super booster. Musk ha poi sottolineato che i prototipi verranno realizzati in acciaio inossidabile e non in fibra di carbonio come ipotizzato in precedenza. L’utilizzo dell’acciaio, riduce infatti i tempi di assemblaggio e consente più versatilità nel processo di costruzione.

Musk non ha svelato altre informazioni tecniche sullo stato del progetto e l’evento è sembrato più una celebrazione che una presentazione:  , la data scelta, il 28 settembre, non è casuale: proprio quel giorno 11 anni fa, è avvenuto il primo lancio del razzo Falcon. Le critiche non si sono fatte attendere, prima tra tutte quella del numero uno della Nasa Bridenstine, che ha affermato di aspettarsi lo stesso entusiasmo anche per la Crew Dragon, la capsula di SpaceX che dovrebbe portare gli astronauti sulla Iss, la cui costruzione ha subito innumerevoli ritardi. Un’altra critica riguarda l’ammontare dei fondi e della forza lavoro impiegate su Starship, anche se Musk ha prontamente risposto che si tratta solo del 5 percento delle risorse di SpaceX . Il numero uno di Space X ha ribadito la sua vision di lungo periodo: ovvero l’intenzione di trasformare l’umanità in una specie multiplanetaria, in grado di colonizzare prima la Luna poi Marte.

La prima tappa prevederebbe un sorvolo della Luna,  con a bordo i primi turisti spaziali tra cui il miliardario giapponese Yusaku Maezawa che ha profumatamente pagato in anticipo l’escusione lunare. Discorso diverso per Marte. L’obiettivo metà anni venti di questo secolo sembra improbabile anche solo per un’orbita intorno al pianeta rosso. Le incognite di un viaggio così lungo e impegnativo, esposti almeno sei mesi ai raggi cosmici sono molteplici e rendono l’obiettivo di Musk più un manifesto strategico che una possibilità reale. Non dimentichiamo che lo stesso Musk deve ancora mostrare alla Nasa e al Mondo di poter portare equipaggi americani sulla Iss, problema che condivide con la Boeing. Insomma c’è molto da fare e i sempre più roboanti proclami di Musk sembrano essere più che altro tesi a tranquillizzare gli investitori che obbiettivi reali temporalmente. Ovviamente speriamo di essere smentiti.

Fulvia Croci: Giornalista