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Marte: cosa c’è per cena?

Metti una sera a cena su Marte. Pianificare un viaggio sul Pianeta rosso comporta anche pensare all’alimentazione dei coloni marziani. E mentre la Nasa progetta brevi soste per le proprie missioni, le aziende private come SpaceX di Elon Musk programmano colonizzazioni di lunga durata con massicci esodi di popolazioni. Un nuovo studio di un team dell’Università della Florida centrale trova strategie per sfamare un milione di persone su Marte.

Energia, acqua, ossigeno, mattoni e cibo; sono le cinque principali risorse per la sopravvivenza. Per i ricercatori, le prime quattro si ricavano in abbondanza dal Pianeta Rosso. Ad esempio, l’energia solare e i reattori a ‎fissione nucleare danno energia, il ghiaccio e I minerali idratati marziani sono fonte d’acqua, l’anidride carbonica può essere convertita in ossigeno ed il suolo marziano può dare materiali da costruzione. L’ingrediente mancante è il cibo. “Il nutrimento sarà la cosa più difficile da trovare su Marte, e non si può importare tutto se si vuole avere un insediamento autosufficiente” ha spiegato Kevin Cannon, autore principale dello studio.

“Fino ad oggi la ricerca si è concentrata sulla coltivazione di verdure a basso contenuto calorico” dice Cannon “ma questo va bene per brevi missioni. E mancano le proteine”. La soluzione? Allevamenti di insetti. Come ad esempio i grilli, gli insetti più nutrienti, ottima fonte di calorie con basso dispendio di acqua e mangimi. Per non parlare della farina di grillo, versatile ingrediente di sfiziose ricette marziane. “Basta solo superare l’avversione psicologica” commenta lo studioso.

Per chi non gradisse i grilli, c’è sempre la carne sviluppata in laboratorio. Con la coltura cellulare si possono far crescere cellule in laboratorio per ogni alimento, carne, pesce, alghe, ma anche latte, uova, per una dieta più familiare. In aggiunta, il menù marziano potrebbe arricchirsi con alcune colture molto nutrienti come mais, grano, soia, arachidi e patate dolci. A patto di tenere presente che le serre per coltivare piante su un altro pianeta sono ingombranti e costose, vanno pressurizzate, riscaldate, illuminate. “Se vuoi nutrire una grande popolazione su Marte, devi allontanarti dall’idea di verdure acquose” spiega Cannon.

Gli studiosi hanno calcolato che una colonia marziana di 1 milione di persone potrebbe raggiungere l’autosufficienza alimentare in 100 anni. Purchè si migliori la produttività delle colture, l’efficienza delle aziende agricole marziane, la selezione di insetti appetibili, la consistenza e il sapore e della carne da laboratorio. ‎”I vincoli naturali imposti da Marte costringono a produrre cibo in modi più sostenibili ed etici di quanto si fa sulla Terra”, ha detto Cannon. “Quindi, passare ad un menù marziano può aiutare il nostro pianeta.” Nell’attesa della colonizzazione, gli scienziati hanno messo a punto un sito web ‎che suggerisce una gustosa e bilanciata dieta marziana.

Manuela Di Dio: