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Oltre il cielo. Il dietro le quinte della conquista spaziale

OLTRE IL CIELO

Giovanni Caprara, editorialista del Corriere della Sera e giornalista scientifico è l’autore di Oltre il Cielo, incontri straordinari con esploratori della Luna e dello spazio, Editore Ulrico Hoepli Milano. Un libro dedicato a chi vuole comprendere i retroscena della conquista dello spazio tra affermazione della potenza militare, il fascino della scoperta e della sfida della ricerca scientifica che hanno portato l’uomo sulla Luna.

Dal primo uomo sulla Luna sono passate cinque decadi che hanno cambiato il nostro stile di vita sulla Terra e che consentono oggi di immaginarci stabilmente al di fuori del nostro pianeta. Giovanni Caprara ci racconta un mondo dove il futuro non è rappresentato che dalle figure umane , frutto di incontri straordinari avvenuti nei luoghi dove le imprese dello spazio si inventavano, prendevano forma. Un sudario dove l’immagine delle conquiste e delle straordinarie avventure dei protagonisti lascia l’impronta della vera natura della conquista dello spazio. Una sfida militare che lascia dietro di sé basi segrete e città di acciaio ma che trascina la ricerca scientifica, la sperimentazione e l’uso di tecnologie avanzate, pensate per dimostrare la capacità e la potenza di una nazione, in una condizione dove la deterrenza rappresentava garanzia di pace.

Giovanni Caprara. Editorialista del Corriere della Sera e giornalista scientifico

Dietro le conquiste della Luna e del cosmo, Caprara fa emergere le psicologie, le attese, le passioni, le ambizioni e le sfide di uomini e donne che hanno caratteristiche comuni anche se di nazionalità diversa: superare l’ostacolo, farcela, riuscire nella propria impresa. Una determinazione che ritroviamo anche tra coloro che alle scienze spaziali hanno dedicato la vita e l’ostinazione di riuscire a tutti i costi, con il risultato di essere apprezzati scienziati a livello mondiale.

Il capitolo “Dall’Italia alle stelle” è dedicato alle ricerche di Riccardo Giacconi, Bruno Rossi, Carlo Rubbia e Amalia Ercoli Finzi e altri, le cui esperienze professionali hanno determinato nuove capacità e conoscenze per viaggiare tra i pianeti e studiare da vicino comete e ambienti ostili non terrestri. I nostri astronauti sono stati intervistati dal noto giornalista per commentare le missioni svolte per Nasa e URSS, ESA e ASI.

Nel corso del tempo molti astronauti e cosmonauti dopo le imprese spaziali hanno fatto altro. Molti americani lasciando la Nasa si sono dedicati a nuove sfide: chi ha fondato società private per il turismo spaziale, chi ha messo la sua capacità al servizio di multinazionali come la Apple, chi è entrato in politica, chi ha fondato scuole per astronauti. Le interviste riportate nel libro, lasciano intravedere anche l’ambiente culturale che traspare in controluce. Gli Stati Uniti da sempre simbolo di democrazia e di liberismo senza falsi pudori e proprio per questo terreno fertile per nuove società, imprese, idee e business. In contrapposizione, l’ambiente culturale e la grande capacità dimostrata con lo Sputnik nel 1957 dalla ex Unione Sovietica, dove rigore e chiusura al resto del mondo hanno forgiato anche le personalità dei cosmonauti e dei progettisti che fecero vincere la prima sfida nella corsa allo spazio. Il giorno dopo il lancio la Pravda dedicò poche righe allo storico avvenimento e Kruscev si accorse dell’enorme valore politico che rappresentava solo ventiquattro ore dopo, quando vide le reazioni dei giornali di tutto il mondo.

Nel racconto di Caprara non mancano le curiosità sui grandi padri dello spazio come Von Braun o il capo del JPL Charles Elachi, come anche l’intervista a Stephen Hawking sul futuro dell’uomo che non può che essere nello spazio.

Giuseppina Pulcrano: Giornalista pubblicista e attuale responsabile dell'unità Multimedia per Agenzia Spaziale Italiana, ho lavorato per il settore diffusione della cultura aereospaziale fin dagli anni '90. Distaccata presso MediaInaf per due anni. Laurea e master di secondo livello biennale presso la Sissa di Trieste : Master in Comunicazione della Scienza "Franco Prattico".