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Stati Uniti e Giappone insieme per la Luna

Giappone e Stati Uniti rinsaldano la loro collaborazione spaziale. Lo ha dichiarato il presidente Donald Trump durante una conferenza stampa lo scorso 27 maggio a Tokyo, a cui ha preso parte anche il primo ministro nipponico, Shinzo Abe. «Sono lieto di confermare che abbiamo concordato di espandere notevolmente la cooperazione delle nostre nazioni nell’esplorazione umana dello spazio – ha detto Trump – il Giappone si unirà alla nostra missione per inviare nello spazio gli astronauti statunitensi. Andremo sulla Luna molto presto».

I dettagli dell’accordo non sono ancora stati resi noti,  ma dovrebbero includere l’invio di astronauti giapponesi in una missione congiunta sul nostro satellite. Il Giappone ha alle spalle una lunga esperienza accumulata grazie alle missioni sulla Stazione Spaziale e fin da subito, ha dimostrato un forte interesse per i piani di esplorazione lunare made in Usa. La collaborazione potrebbe estendersi anche dal punto di vista commerciale: ispace, startup  giapponese fondata nel 2010, si è candidata lo scorso ottobre al programma Commercial Lunar Payload Services della Nasa, volto a individuare aziende in grado di costruire lander lunari robotici. Ispace, fa parte di un team guidato dall’azienda americana Draper, che si è aggiudicata uno dei nove appalti che fanno parte del Commercial Payroll Service, per il trasporto di carichi utili sulla Luna.

Gli Stati Uniti hanno recentemente deciso di accelerare il ritorno sul nostro satellite suddividendolo in due fasi. La prima prevede l’atterraggio sul nostro satellite entro il 2024, mentre la seconda vedrà la costruzione di una base permanente in superficie e di una orbitante, il Lunar Gateway entro il 2028. I paesi che sono interessati a partecipare alla costruzione del Gateway – l’Europa con due moduli, la Russia e il Canada, con una versione evoluta del braccio robotico Canadarm – interverranno nella seconda fase, dopo il 2024, anche se la Nasa si è dichiarata aperta anche a collaborazioni  da realizzare in tempi più brevi.

 

Fulvia Croci: Giornalista