La Stazione spaziale internazionale si prepara ad accogliere i primi esperimenti dell’Agenzia spaziale italiana che coinvolgeranno l’astronauta Esa Luca Parmitano nel corso della missione Beyond. Partiti il 17 aprile dalla base Nasa di Wallops a bordo della navetta cargo Cygnus NG-11, arriveranno sulla stazione orbitante domani 19 aprile. Si chiamano Nutriss e Acoustic Diagnostics e sono i primi due dei sei che l’Agenzia ha selezionato nell’ambito di un accordo con l’Esa per l’utilizzo delle risorse a bordo della Iss

Nutriss  è un esperimento dell’Università di Trieste realizzato in collaborazione con la Kayser Italia, e monitorerà la composizione corporea dell’astronauta in microgravità, provvedendo a regolare laddove accorra l’introito energetico.  Il suo obiettivo è quello di migliorare le prestazioni fisiche e la qualità della vita degli astronauti durante i voli di lunga durata e ottimizzare le fasi di recupero sulla Terra. I dati potrebbero essere utilizzati anche per patologie nutrizionali.

Acoustic Diagnostics riguarda invece il sistema uditivo degli astronauti, il quale sarà monitorato attraverso un sistema innovativo per la misurazione dei prodotti di distorsione otoacustici. L’esperimento è guidato dall’università di Tor Vergata di Roma con il supporto del Campus Bio medico e di Altec.

Entrambi richiederanno fino a 29 ore di lavoro e 14 sessioni sperimentali che vedranno coinvolto Parmitano una volta arrivato sulla Iss. L’integrazione dei due esprimenti e le operazioni in orbita  saranno supportate da un team industriale composto da Argotec e Telespazio.

Mancano ormai pochi mesi al lancio di Expedition 60, programmata per il 20 luglio, esattamente cinquant’anni dopo il primo sbarco dell’uomo sulla luna. Si tratta della sessantesima missione di lunga durata sulla Iss che vedrà coinvolti, oltre all’astronauta italiano, il russo Alexander Skvortsov e lo statunitense Drew Morgan.

L’equipaggio raggiungerà Christina Koch e Nick Hague della Nasa e Alexey Ovchinin di Roscosmos, attualmente al comando della stazione – ruolo che a partire dall’Expedition 61 sarà assunto dallo stesso Parmitano, che diventerà così il terzo europeo e il primo italiano a ricoprire questo incarico. Un altro primato spetta anche all’astronauta Christina Koch, che secondo i nuovi programmi Nasa, rimarrà in orbita fino a febbraio 2020, prendendo parte a tre missioni – dall’expedion 59 alla 61 -, stabilendo il record per il soggiorno spaziale più lungo detenuto finora da una donna, superando quello raggiunto da Peggy Whitson nel 2017.