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Il ‘cuore’ veloce del Sole

La sonda Soho (Credits: Nasa)

Ha un ‘cuore’ che si muove quattro volte più velocemente della sua superficie, una peculiarità che gli scienziati hanno scoperto dopo oltre quarant’anni di indagini: stiamo parlando del Sole, il cui nucleo è al centro di un nuovo studio basato sui dati della sonda Esa-Nasa Soho (Solar and Heliospheric Observatory). La scoperta, effettuata da un team internazionale di astronomi coordinato dall’Osservatorio della Costa Azzurra, è stata illustrata nell’articolo Asymptotic g-modes: Evidence for a rapid rotation of the solar core”, pubblicato ieri su Astronomy & Astrophysics.

Gli studiosi ritengono che questa veloce rotazione del nucleo sia un ‘lascito’ del periodo in cui il Sole si è formato, circa 4,6 miliardi di anni fa, e che quindi possa fornire ulteriori indizi sul processo di genesi della nostra stella. L’indagine si fonda sui dati della sonda Soho, in particolare su quelli raccolti negli ultimi 16 anni dallo strumento Golf (Global Oscillations at Low Frequencies), cui sono state applicate specifiche tecniche statistiche. Gli autori dell’articolo hanno così individuato una tipologia di onda a bassa frequenza, come una sorta di onda sismica, che è stata definita g-mode ed ha consentito di rilevare la velocità del nucleo. Per lungo tempo si è pensato che le onde di gravità (g-waves) del Sole fossero l’elemento chiave per comprenderne i movimenti del nucleo, ma la loro natura elusiva ha creato non poche difficoltà agli esperti. Il Sole presenta anche delle onde acustiche, chiamate anche onde di pressione – (p-waves), molto più facili da individuare, ma avare di informazioni sul ‘cuore’ dell’astro.

Tuttavia, il gruppo di lavoro è giunto all’individuazione di onde di gravità impegnate a scuotere il nucleo del Sole, grazie ad un parametro che misura la durata dello spostamento di un’onda acustica attraverso l’ardente corpo celeste. In questo parametro, infatti, sono state scoperte alcune modulazioni che sono state ritenute la ‘firma’ delle onde di gravità in azione nel nucleo (cliccare qui per uno schema delle onde). La traccia di queste onde ha indotto gli esperti a ipotizzare che il ‘cuore’ del Sole ruoti una volta alla settimana e ben 4 volte più velocemente in paragone alla superficie e agli strati intermedi, i cui periodi di rotazione sono di 35 giorni per le regioni polari e di 25 per l’equatore e le altre zone. I risultati dello studio sono quindi il coronamento di decenni di indagini, ma al contempo schiudono nuovi scenari di ricerca, soprattutto per quanto riguarda la composizione del nucleo del Sole e le modalità di interazione degli strati che ruotano a differenti velocità.

Valeria Guarnieri: Nata in tempo utile per vivere sin dall'inizio il fenomeno Star Wars, lavora in ASI dal 2000 e dal 2011 si occupa di comunicazione web presso l'Unità Multimedia dell'ente. Dedica la maggior parte del tempo libero alla montagna, suo grande amore.