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Urban Air Mobility, verso le città del futuro


Secondo la Nasa, il trasporto aereo di passeggeri e merci all’interno di grandi aree urbane cambierà il panorama delle nostre città

Fulvia Croci8 maggio 2018

La Nasa ha intenzione di dare il via a una nuova era per il trasporto aereo. L’ambizioso progetto prende il nome di Urban Air Mobility (Uam), un sistema per il trasporto aereo di passeggeri e merci all’interno di aree urbane che non prevede la presenza di un pilota. Sviluppando la propria esperienza in questo settore, la Nasa ha continuato a studiare l’argomento e nel 2016 ha pubblicato uno studio sulla mobilità on demand, i cui risultati hanno aiutato a definire un percorso per trasformare la Uam in realtà.08

Il settore è di grande interesse per una grande varietà di aziende, dalle multinazionali alle startup, che contano di poter sviluppare infrastrutture ad hoc nel prossimo futuro e rendere questo servizio una realtà. “L’Urban Air Mobility è un settore di studio relativamente nuovo per la nostra agenzia  – spiega  Davis Hackenberg,  ingegenere della Nasa – per poter sviluppare l’intero sistema dobbiamo lavorare in sinergia con diversi professionisti in grado di aiutarci nelle nostre sfide e che possano capire le esigenze della comunità Uam”.  Una delle questioni più impellenti riguarda la certificazione di sicurezza dei velivoli che devono essere in grado di volare e di atterrare anche in situazioni di emergenza e in aree urbane affollate. Nel dettaglio, i velivoli devono essere perfettamente integrati nel sistema tradizionale di traffico aereo per poter gestire al meglio l’alta frequenza degli spostamenti e la densità delle operazioni progettate.

Gli studi di settore dovranno mettere in evidenza le barriere sociali, ambientali e giuridiche per lo sviluppo del progetto e per valutare il suo potenziale. La Nasa si propone come leader di questo progetto futuristico ma nello stesso tempo è consapevole del fatto che per portare il trasporto aereo nei cieli delle nostre città è necessario che tutti i protagonisti si muovano nella stessa direzione.

Fulvia Croci: Giornalista pubblicista, dopo la laurea in Relazioni Internazionali si avvicina al mondo della comunicazione scientifica. Nel corso degli anni ha trattato una vasta gamma di temi legati all'esplorazione spaziale, alla ricerca e alle attività dell’Agenzia Spaziale Italiana.