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Babilonesi, ecco i veri padri della trigonometria

La tavola Plimpton 322

“La matematica l’hanno inventata i greci”. Questa certezza che apprendiamo fin da bambini da oggi potrebbe non essere più così vera.

E tutto a causa di una piccola tavoletta d’argilla, che è stata decifrata per la prima volta dopo oltre un secolo e che sembra raccogliere le basi della trigonometria. A realizzarla, sarebbe stata un’antica civiltà nata in Mesopotamia tra il III e il II millennio a.C.: i babilonesi.

È la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricercatori dell’University of New South Wales, in Australia, primo a riuscire a decifrare il reperto vecchio ben 3.700 anni.

“Si tratta della più antica tavola trigonometrica del mondo, – afferma Norman Wildberger, leader dello studio pubblicato su Historia Mathematica – che precede Ipparco di oltre mille anni.”

L’astronomo e geografo greco Ipparco di Nicea si vede così scalzare il primato di padre della trigonometria, la branca della matematica in grado di ‘risolvere’ qualsiasi triangolo: la base del teorema pitagorico, molti anni prima della nascita di Pitagora stesso.

Conosciuta come Plimpton 322, la misteriosa tavoletta è stata rinvenuta a inizio ‘900 nell’attuale Iraq meridionale dall’archeologo Edgar James Banks: lo stesso a cui è stato ispirato il personaggio di Indiana Jones.

L’oggetto contiene 4 colonne e 15 righe di numeri scritti in caratteri cuneiformi utilizzando un sistema sessagesimale, cioè in base 60.

“Fino ad ora – spiega Wildberger – il grande mistero era comprendere lo scopo della tavoletta: perché gli antichi scribi avevano affrontato il complesso compito di generare questi numeri, e qual era il loro obiettivo? La nostra ricerca rivela che Plimpton 322 descrive le forme dei triangoli rettangoli utilizzando un nuovo tipo di trigonometria, basata sui rapporti invece che su angoli e cerchi. È un affascinante lavoro matematico, che dimostra un’indiscutibile genialità.”

La preziosa tavoletta, ora conservata nella biblioteca della Columbia University di New York, è stata datata tra il 1822 e il 1762 a. C.

“Plimpton 322 – continua Wildberger – apre nuove possibilità non solo per la ricerca matematica, ma anche per il suo insegnamento: con questa tavola vediamo una trigonometria più semplice ma al tempo stesso più accurata, che ha chiari vantaggi su quella che utilizziamo al momento.”

E così l’approccio babilonese all’aritmetica e alla geometria potrebbe anche cambiare la moderna educazione matematica, dimostrando che persino i principi cardine della nostra cultura scientifica si possono evolvere.

“Probabilmente è stata scoperta solo una piccola parte dei tesori delle tavole babilonesi – conclude il ricercatore – e il mondo matematico ha appena iniziato a capire che questa antica e sofisticata matematica ha molto da insegnarci.”

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica