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Nuove prospettive per i sistemi biorigenerativi

Il pomodoro Microtom

di Sara Piccirillo (ASI, Unità Volo Umano)

La realizzazione di missioni di lunga durata dell’uomo nello Spazio richiede la messa a punto di sistemi che permettano di riciclare le risorse, di integrare la dieta dei membri dell’equipaggio e di rigenerare i prodotti del loro metabolismo. I Sistemi Biorigenerativi di Supporto alla Vita (Bioregenerative Life Support Systems o Blss) cercano di rispondere a queste tre esigenze, identificando, al tempo stesso, nelle piante superiori i rigeneratori più promettenti (ulteriori approfiondimenti qui). Data la rilevanza del tema nel contesto dell’esplorazione umana, nel corso degli anni l’Agenzia Spaziale Italiana ha supportato numerosi progetti, sia di ricerca a terra, sia sperimentazioni a bordo della Iss, di cui è stata recentemente pubblicata una rassegna dettagliata sulla pagina Facebook “In plants we trust”.

Tra i progetti di ricerca ground-based, lo studio Explotech, di cui è responsabile Thales Alenia Space, si propone di identificare le possibili linee di evoluzione che ci permettano di acquisire le tecnologie abilitanti per supportare le future missioni di permanenza umana nello spazio profondo. Il tutto a partire dalla ricognizione delle capacità nazionali acquisite nel campo delle strutture spaziali abitate, settore in cui l’Italia occupa una posizione di assoluto rilievoBIOxTREME è, invece, un progetto dell’ENEA che ha come obiettivo la produzione di piante di nuova generazione, utilizzabili come fabbriche per la produzione di molecole bioattive sia dal punto di vista nutrizionale che farmaceutico in un futuro “orto spaziale”. Nel progetto sono state messe a punto ben due piattaforme di produzione di tali molecole, una basata sulle radici e una sulla pianta, di una varietà nana di pomodoro, il Microtom, il quale presenta caratteristiche vantaggiose per future applicazioni spaziali.

A breve, inoltre, due esperimenti di biologia vegetale saranno ospitati a bordo della Iss. Il primo è un esperimento selezionato dall’Asi nell’ambito del concorso Yiss (Youth ISS Science) destinato alle scuole superiori. Il concorso è stato vinto da un gruppo di studenti del liceo di Portici, i quali, con il supporto dell’Università di Napoli Federico II, hanno ideato un esperimento di germinazione di alcuni semi in microgravità, MultiTrop. L’esperimento mira a verificare il ruolo dell’acqua e degli elementi nutritivi sull’orientamento della crescita della radice senza l’interferenza del fattore gravità, appassionando, al tempo stesso, gli studenti delle scuole secondarie alla biologia spaziale. Il secondo esperimento sul tema dei Blss è Waps (Water Across Plant Systems), ideato dall’Università di Napoli Federico II, selezionato dall’Esa e supportato dall’Asi. L’esperimento studierà gli effetti della microgravità sulla morfologia e sulla fisiologia della pianta, con particolare attenzione ai movimenti dell’acqua attraverso gli organi vegetali.

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