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I benefici di un’agricoltura spaziale

Astronauta T.J. Creamer di Expedition 23 durante l'esperimento Advanced Plant Experiment

L’attività agricola a gravità zero è nuovamente sotto i riflettori, dopo aver visto crescere con successo, in condizioni di microgravità, piante di lattuga rossa romana e fiori di zinnia. Secondo un nuovo studio, i benefici di un’agricoltura spaziale non riguarderebbero solo la salute degli astronauti dal punto di vista nutrizionale. Sono stati condotti nuovi esperimenti per studiare come purificare l’aria all’interno di una nave spaziale, poiché come sappiamo, le piante consumano anidride carbonica e producono ossigeno, ‘pulendo’ l’aria dagli agenti inquinanti. Inoltre, le piante possono svolgere un ruolo chiave anche nel mantenimento del benessere psichico dell’equipaggio in orbita. La prossima frontiera della sperimentazione infatti riguarderà l’impatto psicologico che l’agricoltura spaziale può avere sugli astronauti.

La vita in orbita può causare disturbi del sonno, riduzione dell’energia e persino una perdida della memoria. La nuova ricerca chiamata “Gardening for Therapeutic People-Plant Interactions during Long-Duration Space Missions” condotta da Raymond Odeh e  Charles L. Guy dell’Università della Florida (Gainesville) ha analizzato le interazioni tra vegetazione ed esseri umani. Numerosi studi hanno già dimostrato l’effetto psicologico positivo che il giardinaggio o semplicemente la presenza di vegetazione ha sugli esseri umani. Secondo gli autori della ricerca, pubblicata su Open Agriculture, le piante potrebbero contribuire al benessere degli astronauti sia in termini nutrizionali che psicologici. Anche l’astronauta Peggy Whitson, attualmente a bordo della Iss conferma questa teoria. «Raccomando vivamente questo articolo a chiunque sia interessato ai viaggi umani di esplorazione spaziale», afferma Raymond Wheeler, scienziato Nasa presso il Kennedy Space Center.

L’agricoltura in orbita è un filone di ricerca particolarmente sentito dalla Nasa, anche in previsione di future missioni verso Marte, e contempla ulteriori sviluppi a cominciare da Veggie, la facility collocata sulla Stazione Spaziale e ideata proprio per esplorare la possibilità di sviluppare coltivazioni in ambienti controllati per missioni di lunga durata.

Ilaria Marciano: Giornalista | Digital Addicted since 1990