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Il lampo di raggi gamma più lungo

Gli astronomi hanno osservato il lampo di raggi gamma più lungo mai registrato: una potente emissione, evento chiamato Grb 250702B, che si è protratta per alcuni giorni, piuttosto che qualche minuto, come usuale in questi fenomeni.

I lampi di raggi gamma sono tra le esplosioni più potenti dell’Universo, seconde solo al Big Bang.

Il più lungo di sempre è stato individuato per la prima volta dal telescopio spaziale Fermi della Nasa a luglio; la comunità scientifica si è poi subito attivata per studiare l’evolversi di queste emissioni estremamente luminose. L’evento è stato osservato a diverse lunghezze d’onda tramite telescopi terrestri e spaziali: il Very Large Telescope (Vlt) dell’Eso, gli Osservatori Gemini e il telescopio Blanco di NoirLab, il Keck, il Wendelstein, il Magellan e poi Hubble e Webb.

Le indagini, a cui hanno partecipato anche ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), hanno stabilito che la luce proviene da un’esplosione avvenuta circa 8 miliardi di anni fa. Avvenne in una galassia lontana, che, dalla Terra, appare in direzione della Costellazione dello Scudo, nell’emisfero nord.

L’evento sarebbe avvenuto in un ambiente estremamente denso e polveroso, dato importante per modellare la natura dei lampi di raggi gamma. Anche se al momento sono necessarie ulteriori osservazioni, le ipotesi suggeriscono che l’origine di questa emissione da record sia dovuta all’interazione tra una stella e un buco nero.

Intanto, dei circa 15mila eventi osservati da quando i lampi di raggi gamma furono scoperti per la prima volta nel 1973, solo sei somigliano a Grb 250702B.

 

Crediti video: NoirLAB

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.