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Scoperti su Marte mini fulmini generati dalle nubi di polvere

Il microfono del Perseverance di Nasa ha rilevato le prove dei primi fulmini scoperti su un pianeta roccioso diverso dalla Terra

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Anche nell’atmosfera marziana c’è dell’elettricità, dovuta però alla polvere. Perseverance ha scoperto per la prima volta dei mini fulmini sul Pianeta Rosso, rilevando a pochi metri di distanza 55 leggere scariche elettriche provocate dalle tempeste di polvere. Questi eventi elettrici, che hanno una carica simile a un comune scacciamosche elettrico, sono i primi fulmini scoperti su un pianeta roccioso diverso dalla Terra.

A differenza di quelli terrestri, questi mini fulmini sono però generati dalla collisione di granelli di polvere presenti nell’atmosfera dopo le tempeste marzianene sono più simili alle scosse elettrostatiche che si prendono sfregando un maglioncino con una mano. Le prove di queste scariche elettriche nell’atmosfera marziana sono state raccolte dallo strumento più inaspettato, il microfono di Perseverance, e scovate da un team di ricercatori esaminando 28 ore di registrazioni audio effettuate nell’arco di due anni marziani. Il rover ha registrato col microfono il rumore di 55 eventi elettrici. Il più lontano si è verificato a meno di due metri di distanza dal robot.

Tutti questi eventi, tranne uno, si sono manifestati durante il 30% dei venti più forti rilevati da Perseverance nelle 29 ore di registrazione, mostrando così il collegamento tra le scariche e i vortici localizzati in grado di sollevare la polvere nell’aria. Queste rilevazioni forniscono ora dati quantitativi sull’energia delle scariche, permettendo una migliore progettazione delle protezioni per le tecnologie di missioni robotiche future destinate a Marte. La scoperta introduce nuovi vincoli sulle tute spaziali necessarie per gli equipaggi interplanetari.

Giuseppe Nucera: Comunicatore scientifico e Multimedia producer. Laureato in Sociologia, ho conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e dell'Innovazione Sostenibile dell'Università Milano-Bicocca. Dal 2012 collaboro con diverse agenzie editoriali e pubbliche per comunicare online ricerche e progetti scientifici.