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Una roccia inedita per Perseverance

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Ha una forma insolita che l’ha fatta risaltare rispetto alle pietre circostanti e anche la sua composizione chimica è particolare: si tratta di Phippsaksla, una roccia analizzata recentemente da Perserverance, il rover della Nasa a ‘spasso’ su Marte dal 18 marzo 2021. Perseverance, impegnato a indagare un substrato roccioso chiamato Vernodden, si è appunto imbattuto in questo masso largo circa 80 centimetri, piuttosto elevato, e dall’aspetto scolpito; il team scientifico del rover l’ha subito identificato come obiettivo di interesse, data la differenza con le rocce vicine, tutte basse, piatte e frammentate.

Il rover ha dapprima fotografato Phippsaksla con la sua fotocamera MastCam Z e poi l’ha analizzata con lo strumento SuperCam, che ha rilevato una notevole concentrazione di ferro e nichel. Questa combinazione di elementi è in genere associata a meteoriti derivanti da asteroidi di grandi dimensioni: quindi, secondo gli studiosi, il profilo chimico suggerisce che la roccia si sia formata altrove nel Sistema Solare.

Saranno necessarie ulteriori indagini per comprovare l’origine extra marziana di Phippsaksla; se ciò venisse confermato, si tratterebbe del primo meteorite scoperto da Perseverance. Il reperimento di questo tipo di rocce sulla superficie di Marte, comunque, non è infrequente: altri rover ne hanno trovate svariate al punto che gli scienziati erano piuttosto stupiti del fatto che Perseverance non ne avesse ancora scovata nessuna.

Infatti, Curiosity, il rover attivo sul Pianeta Rosso dal 2012, ha reperito diversi meteoriti con composizione ferro-nichel nelle aree dove sta conducendo le sue esplorazioni (Cratere Gale e Monte Sharp): tra i più importanti si ricordano ‘Lebanon’, lungo 1 metro e scoperto nel 2014, e ‘Cacao’, trovato nel 2023. I meteoriti non erano sfuggiti neanche alla precedente generazione di rover Nasa, come Opportunity e Spirit, la cui attività è cessata da qualche anno.

Dopo aver acquisito i dati su Phippsaksla, Perseverance sta proseguendo le sue indagini alla ricerca di antichi segni di vita microbica nel Cratere Jezero: nel mese scorso, ha trovato delle ‘impronte’ chimiche ritenute interessanti per probabili tracce di reazioni tra sedimenti ed eventuale materia organica.

 

In alto e sotto: la roccia Phippsaksla osservata da Perseverance (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech/Asu) 

Valeria Guarnieri: Nata in tempo utile per vivere sin dall'inizio il fenomeno Star Wars, è laureata in Lettere Moderne con lode all'Università di Roma "La Sapienza" e lavora in ASI dal 2000. Dal 2011 si occupa di comunicazione web e social presso l'Ufficio Comunicazione dell'ente. Dedica la maggior parte del tempo libero alla montagna, suo grande amore.