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Il telescopio spaziale Euclid dell’Esa ha rilasciato un’immagine di giovani stelle che popolano una delle nebulose della Costellazione di Orione.
Puntando Ldn 1641, lo strumento a luce infrarossa Nisp è riuscito a mostrare ciò che nella luce visibile è bloccato dalla polvere. Questa regione oscura, situata a circa 1300 anni luce dalla Terra, è in realtà colma di giovani stelle.
Dietro il velo di polveri e gas, alcuni oggetti emettono materiale: le spirali che nell’immagine appaiono in magenta sono un chiaro segno di formazione stellare.
Laddove la polvere si dirada, ai confini della nube, lo sguardo di Euclid ci porta oltre i confini della Via Lattea, mostrando diverse galassie.
L’immagine risale al 2023. Erano passati solo due mesi dal lancio di Euclid e bisognava eseguire test di puntamento. Ldn 1641 era la regione accessibile più adatta per collaudare gli strumenti: un’area in cui poche stelle erano rilevabili nella luce visibile. Il telescopio, che è nato per mappare l’universo e studiarne l’espansione, ha fornito i dati per questa immagine in tempi rapidi. Euclid ha dimostrato la sua capacità di fotografare un’ampia porzione di cielo, un campo grande circa tre lune piene, in poco meno di cinque ore.
La missione, per cui l’Agenzia Spaziale Italiana è tra i principali finanziatori, dovrebbe avere una durata di circa sei anni. Individuare la natura misteriosa della materia e dell’energia oscura è tra i suoi principali obiettivi.
Immagine: Ldn 1641 – Crediti: Esa/Euclid/Euclid Consortium/Nasa, image processing by M. Schirmer (Mpia, Heidelberg)