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L’Agenzia Spaziale Europea ha lanciato nel luglio scorso Sentinel-4, il nuovo spettrometro per l’ultravioletto, il visibile e il vicino infrarosso, ospitato sul primo satellite Sounder di terza generazione, il Meteosat Mtg-S1. La missione, che fa parte del Programma Copernicus, combina osservazioni meteorologiche e monitoraggio della composizione atmosferica in un’unica piattaforma, analizzando la luce solare riflessa dalla superficie terrestre e dall’atmosfera per rilevarne le firme spettrali dei gas e degli aerosol presenti.
Sentinel-4 si trova su un’orbita geostazionaria, quindi osserva continuamente la stessa regione – Europa e Nord Africa – completando una scansione ogni ora. Questo permette di ottenere aggiornamenti quasi in tempo reale sui principali inquinanti atmosferici, come biossido di azoto, biossido di zolfo, ozono, formaldeide, gliossale e aerosol.
Sentinel-4, pur non essendo ancora pienamente operativo, ha inviato alcune immagini preliminari che già dimostrano la sua elevata qualità.
La prima evidenzia il biossido di azoto nella troposfera. Si distinguono chiaramente aree di elevata concentrazione lungo la costa mediterranea e soprattutto sulla Pianura Padana. La copertura, però, non è completa: dove sono presenti le nubi, che riflettono la luce, i dati non sono disponibili. Il biossido di azoto è un inquinante dannoso per la salute e per l’ambiente, rilasciato dall’uso dei combustibili fossili nei motori, nelle centrali elettriche e nei sistemi di riscaldamento.
La seconda immagine mostra un altro inquinante, il biossido di zolfo, presente in un plume, o pennacchio di fumo, emesso dall’Etna. Anche questo gas è tossico e contribuisce alla formazione del particolato atmosferico.
La terza immagine evidenzia invece la distribuzione dell’ozono nella troposfera. L’ozono è benefico quando si trova nella stratosfera, ci protegge dai raggi ultravioletti, ma diventa inquinante nella bassa atmosfera, dove contribuisce alla formazione dello smog e può causare problemi respiratori.
L’ultima immagine riguarda i primi spettri di radianza terrestre, la quantità di luce che la Terra emette o riflette verso lo spazio, misurati da Sentinel-4. Elaborata in falsi colori, mostra mari, nubi e terre emerse del sud Europa e nord Africa nelle sue componenti principali.
Nei prossimi mesi Sentinel-4 diventerà pienamente operativo, i suoi dati confluiranno nel programma europeo Copernicus, migliorando il monitoraggio e la previsione della qualità dell’aria su tutto il continente, un passo avanti fondamentale per analizzare e proteggere l’atmosfera terrestre.