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Scoperto il secondo asteroide più veloce del Sistema Solare

La Dark Energy Camera sul telescopio Blanco ha individuato l'asteroide 2025 SC79 che completa un'orbita attorno al Sole in soli 128 giorni

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Si chiama 2025 SC79 e compie un’orbita completa attorno al Sole in soli 128 giorni. Stiamo parlando del secondo asteroide più veloce del Sistema Solare, appena scoperto nel bagliore del Sole.
Questo corpo roccioso è stato osservato per la prima volta lo scorso 27 settembre dall’astronomo Scott S. Sheppard del Carnegie Science Center. L’asteroide è il secondo oggetto conosciuto con un’orbita all’interno di Venere e, nel suo viaggio di 128 giorni intorno al Sole, la sua traiettoria attraversa l’orbita di Mercurio.

2025 SC79 è secondo solo a 2021 PH27, l’asteroide più veloce del Sistema Solare, scoperto nel 2021 sempre da Scott S. Sheppard. Con un‘orbita di soli 113 giorni attorno al Sole, quello di 2021 PH27 è il periodo orbitale più breve tra tutti gli asteroidi e il secondo più breve per qualsiasi oggetto nel nostro sistema planetario dopo Mercurio.

Con la scoperta del secondo asteroide più veloce del Sistema Solare, l’astronomo Scott S. Sheppard si conferma così tra i più specializzati studiosi di questi piccoli oggetti; il suo lavoro è finalizzato a scovare i cosiddetti ‘asteroidi crepuscolari’, ovvero i corpi rocciosi che, orbitando così vicino al Sole, risultano essere i più difficili da stanare nel bagliore della sua luce, oltre a essere i più pericolosi perla Terra.

 «Gli asteroidi più pericolosi sono i più difficili da individuare – afferma Scott S. Sheppard – La maggior parte delle ricerche sugli asteroidi individua questi oggetti nel buio della notte, dove sono più facili da individuare. Ma gli asteroidi che si nascondono vicino al Sole possono essere osservati solo durante il crepuscolo, quando il Sole sta per sorgere o tramontare. Se questi asteroidi ‘crepuscolari’ si avvicinano alla Terra, potrebbero rappresentare un serio pericolo di impatto».

Corpo con un diametro di 700 metri, questo nuovo asteroide è stato scoperto utilizzando la Dark Energy Camera sul telescopio Blanco da 4 metri della National Science Foundation (Nsf), mentre la conferma del suo avvistamento è arrivata grazie al telescopio Gemini della Nsf e i telescopi Magellan della Carnegie Science. Il lavoro di Sheppard, che aiuta a identificare gli oggetti a rischio di collisione con la Terra, è stato finanziato in parte dalla Nasa.

L’asteroide 2025 SC79 sta ora viaggiando dietro il Sole e sarà invisibile ai telescopi per diversi mesi. Le sue future osservazioni riveleranno dettagli sulla sua composizione, su come sopravvive al calore intenso della sua vicinanza al Sole e sulla sua possibile origine.

«Molti degli asteroidi del Sistema Solare abitano una delle due fasce di rocce spaziali – la Fascia principale degli asteroidi, situata tra Marte e Giove, e la Fascia di Kuiper, situata oltre l’orbita di Nettuno [N.d.R.] – ma le perturbazioni possono spingere gli oggetti in orbite più vicine, dove possono essere più difficili da individuare – ha concluso Sheppard – Capire come sono arrivati in queste posizioni può aiutarci a proteggere il nostro pianeta e anche ad approfondire la nostra conoscenza della storia del Sistema Solare».

Immagine in evidenza: Immagini notturne di 2025 SC79 che mostrano il suo movimento rispetto alle stelle sullo sfondo. Crediti: Scott S. Sheppard

Guarda qui sotto Deep Space Quanto è probabile che un asteroide colpisca la Terra? di Asi Tv

Giuseppe Nucera: Comunicatore scientifico e Multimedia producer. Laureato in Sociologia, ho conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e dell'Innovazione Sostenibile dell'Università Milano-Bicocca. Dal 2012 collaboro con diverse agenzie editoriali e pubbliche per comunicare online ricerche e progetti scientifici.