X

SpaceX ha lanciato le 3 sonde che studieranno Sole e space weather

Un razzo Falcon 9 è decollato ieri 24 settembre con a bordo le sonde Imap e Carruthers Geocorona Observatory di Nasa e Swfo-L1 di Noaa

👉 Seguici anche sul nostro canale WhatsApp! 🚀

È cominciato con successo il viaggio delle 3 nuove sonde destinate a studiare l’influenza del Sole nello spazio.
Ieri, 24 settembre, quando in Italia erano le 13.30, un razzo Falcon 9 di SpaceX è decollato dal Kennedy Space Center della Nasa con a bordo le sonde Imap e Carruthers Geocorona Observatory di Nasa e Swfo-L1 di Noaa.
Le missioni, pur con obiettivi scientifici differenti, opereranno tutte per aiutare gli scienziati a comprendere meglio lo space weather, ossia i cambiamenti sull’ambiente spaziale causati dal Sole, e i suoi effetti sulla Terra.

Le 3 sonde sono tutte destinate al punto di Lagrange L1, a circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, un punto nello spazio in cui l’attrazione gravitazionale della Terra e del Sole è uguale e opposta, permettendo così ai satelliti di rimanere in una posizione orbitale stabile mentre conducono le loro missioni scientifiche. Da qui le sonde studieranno l’influenza del Sole nello spazio e mapperanno i confini del nostro Sistema Solare.

Il carico utile principale rilasciato dal razzo di SpaceX è la missione Imap (Interstellar Mapping and Acceleration Probe) di Nasa. Con a bordo 10 diversi strumenti scientifici, la sonda monitorare l’attività solare e aiuterà i ricercatori a comprendere meglio i confini dell’eliosfera, l’enorme bolla magnetica creata dal Sole e alimentata dal vento solare; quest’ultimo è il flusso continuo di particelle energetiche provenienti dal Sole.

Imap studierà l’interazione tra l’eliosfera e lo spazio interstellare mappando le particelle energetiche che da qui provengono. Dopo essere stata rilasciata, i controllori di missione hanno ricevuto l’acquisizione completa del segnale dalla navicella spaziale. Il viaggio spaziale di Imap si concluderà nel gennaio 2026, quando raggiungerà il punto di Lagrange L1. In questa posizione Imap avrà una visione libera dell’attività solare e ruoterà una volta ogni 15 secondi, consentendo così ai suoi 10 strumenti di bordo di scansionare ogni parte dell’eliosfera. Imap, inoltre, monitorerà in tempo reale il vento solare e le particelle energetiche, che possono creare condizioni pericolose nell’ambiente spaziale vicino alla Terra, riuscendo a fornire allerte con un preavviso di circa 30 minuti sull’arrivo di eventuali radiazioni pericolose per astronauti e veicoli spaziali.

L’altra missione Nasa rilasciata dal Falcon 9 è il Carruthers Geocorona Observatory (Cgo). Poco dopo il segnale captato di Imap, anche i controllori di missione di Cgo hanno acquisito il primo segnale della sonda Cgo con successo. Ora in viaggio verso il punto di Lagrange L1, Cgo studierà la fisica fondamentale dell’esosfera, ossia lo strato più esterno dell’atmosfera terrestre, a partire da marzo 2026, quando la sonda diventerà il primo nanosatellite di Nasa a operare nel punto di Lagrange L1. L’orbita della sonda attorno a questo punto fornirà a Cgo molteplici prospettive dell’esosfera per determinarne forma, dimensione e densità. La sonda, inoltre, traccerà i cambiamenti dell’esosfera sotto l’influenza del Sole, con l’obiettivo di migliorare la nostra capacità di previsione degli impatti dell’attività solare. Con una durata prevista di due anni, ma con il propellente sufficiente per operare per 10 anni o più, Cgo invierà dati sulla Terra due volte a settimana tramite il Deep Space Network.

Al fianco delle due sonde Nasa è stato rilasciato nello spazio anche l’osservatorio Swfo-L1 (Space Weather Follow On-Lagrange 1), ossia il primo satellite della Noaa progettato specificamente per osservazioni meteorologiche spaziali continue e operative. Il team di lancio ha confermato che Swfo-L1 si è separato con successo dal razzo e sta operando autonomamente.
Raggiungerà il punto di Lagrange L1 entro 4 mesi e, dopo un’attenta verifica e convalida dei suoi strumenti, si prevede che sarà operativo a metà del 2026. L’osservatorio fungerà da sistema di allerta precoce della Terra per le espulsioni di massa coronale (Cme) e altri eventi di space weather potenzialmente pericolosi generati dal Sole. Eventi estremi come le tempeste solari possono, infatti, avere gravi ripercussioni sulle reti elettriche, sul Gps e sui sistemi di comunicazione.
Grazie a una suite di strumenti all’avanguardia, Swfo-L1 monitorerà costantemente l’atmosfera solare e misurerà in tempo reale il vento solare, fornendo dati dettagliati sullo space weather in tempi record ben prima che il vento solare impatti con la Terra.

Il lancio di ieri con cui SpaceX ha portato nello spazio Imap, Cgo e Swfo-L1 è stato il 120° volo di un Falcon 9 nel 2025 e ha ottenuto un pieno successo. Il primo stadio del razzo è tornato sulla Terra nei tempi previsti, atterrando poco meno di nove minuti dopo il decollo, mentre lo stadio superiore ha dispiegato Imap in un’orbita di trasferimento interplanetario circa 84 minuti dopo il lancio. Swfo-L1 e Cgo hanno seguito l’esempio di Imap rispettivamente circa 6,5 minuti e 13 minuti dopo.

Immagine in evidenza: il razzo Falcon 9 di SpaceX che trasporta Imap e il Carruthers Geocorona Observatory di Nasa e la navicella spaziale Swfo-L1 della Noaa decolla dal Launch Complex 39A presso il Kennedy Space Center della Nasa in Florida il 24 settembre 2025. Crediti: Nasa/Jason Costa.

Giuseppe Nucera: Comunicatore scientifico e Multimedia producer. Laureato in Sociologia, ho conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e dell'Innovazione Sostenibile dell'Università Milano-Bicocca. Dal 2012 collaboro con diverse agenzie editoriali e pubbliche per comunicare online ricerche e progetti scientifici.