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Ecco la nuova classe di candidati astronauti della Nasa

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La prossima generazione di astronauti Nasa prende forma con dieci nuovi candidati. La classe 2025, presentata lunedì presso il Johnson Space Center a Houston, affronterà ora quasi due anni di addestramento prima di ricevere assegnazioni di volo a supporto di future missioni scientifiche e di esplorazione in orbita terrestre bassa, sulla Luna e su Marte. Il programma di formazione include medicina spaziale, robotica, sopravvivenza in ambienti estremi, geologia, lingue straniere e simulazioni di passeggiate spaziali.

I nuovi selezionati, uomini e donne scelti tra oltre 8mila candidature, provengono da percorsi diversi: Ben Bailey, ufficiale dell’esercito e collaudatore di elicotteri; Lauren Edgar, geologa e ricercatrice per missioni lunari e marziane; Adam Fuhrmann, maggiore dell’aeronautica e pilota di caccia F-16 e F-35; Yuri Kubo, ingegnere elettronico con lunga esperienza in SpaceX; Rebecca Lawler, ex ufficiale della Marina e pilota collaudatrice; Anna Menon, ingegnere biomedico, già nello spazio con la missione Polaris Dawn di SpaceX; Imelda Muller, con formazione in medicina subacquea e spaziale; Erin Overcash, tenente comandante della Marina e pilota di Super Hornet; Cameron Jones, maggiore dell’aeronautica ed esperto pilota collaudatore di F-22; Katherine Spies, ex pilota dei Marines e dirigente in Gulfstream.

Dopo il percorso di addestramento, entreranno a far parte del corpo astronauti attivo della Nasa, già impegnato nella ricerca scientifica a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, nella preparazione delle missioni Artemis e delle future esplorazioni marziane. Il loro contributo sarà essenziale per far progredire l’esplorazione dello spazio profondo e garantire una presenza umana duratura oltre l’orbita terrestre bassa.

 

 

Gloria Nobile: Penna per scrivere, voce per raccontare. Sono una comunicatrice scientifica, da sempre appassionata di astronomia e documentari. Dopo la Laurea magistrale in Giornalismo, ho conseguito il Master in Comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Oggi scrivo per l’Agenzia spaziale italiana e mi occupo della comunicazione della candidatura italiana per il progetto Einstein Telescope.