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Avvistato un misterioso e potente lampo di raggi gamma

Gli astronomi hanno rilevato un fenomeno mai osservato prima, un’esplosione di raggi gamma (Grb) che si è ripetuta più volte nell’arco di un giorno. Questi lampi sono i più energetici dell’Universo: il prodotto di eventi catastrofici come la morte di una stella o la distruzione di un buco nero. Per questo, normalmente, non durano mai più di alcuni millisecondi o al massimo qualche minuto. L’evento, classificato come Grb 250702B e il cui bagliore residuo è durato diversi giorni, rimane quindi ancora un mistero, per cui sono moltissimi i telescopi terrestri e spaziali che stanno contribuendo alle ricerche.

Il 2 luglio, ad avvistare tre lampi in poche ore, è stato il telescopio Fermi della Nasa. Successivamente i dati della sonda Einstein, lanciata l’anno scorso e frutto della collaborazione tra Europa e Cina, hanno mostrato che la sorgente era attiva già dal giorno precedente. Inoltre, i rilevamenti da Terra con il Very Large Telescope (Vlt) dell’Osservatorio Europeo Australe, e dallo spazio con Hubble, mostrano la sua posizione all’esterno della Via Lattea. Il fatto che si possa trovare a qualche miliardo di anni luce di distanza indica la potenza estrema di questa esplosione.

Al momento gli astronomi ipotizzano che il raggio gamma più lungo della storia delle osservazioni, sia opera di un buco nero di massa intermedia che ha fatto a pezzi una nana bianca.

 

Crediti video: Eso, Nasa, Esa, Cas

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.