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Lo sguardo di Webb su un grembo stellare

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Sembra la cima di una montagna illuminata da stelle e avvolta da tenui nuvole: in realtà è un paesaggio di polvere cosmica, eroso dai venti e dalla radiazione di giovani stelle giganti.

Siamo nel cuore della Nebulosa Aragosta, nella costellazione dello Scorpione. Qui risplende Pismis 24, dimora di un vivace vivaio stellare e uno dei luoghi più vicini di formazione di stelle massicce. Al centro spicca Pismis 24-1, un tempo ritenuta la stella più grande mai osservata: oggi sappiamo che si tratta di un sistema di almeno due astri, ciascuno con una massa poco meno di 100 volte quella del nostro Sole.

L’immagine, acquisita nella luce infrarossa dal telescopio spaziale James Webb, rivela migliaia di stelle simili a gioielli: dalle più imponenti, con i caratteristici picchi di luce a sei punte, a quelle più piccole, avvolte da polvere che le colora di bianco, giallo o rosso. Sullo sfondo, decine di migliaia di stelle della Via Lattea si fanno strada oltre l’ammasso.

I venti impetuosi delle stelle neonate scavano cavità nella nebulosa, sollevando pennacchi e veli di gas e polvere. Dalle sue pareti emergono guglie alte diversi anni luce, che resistono alla radiazione e diventano al tempo stesso culle per nuove stelle. La guglia più alta si estende per oltre cinque anni luce dalla sua punta alla base dell’immagine. Alla sola estremità potrebbero entrare oltre 200 sistemi solari come il nostro fino all’orbita di Nettuno.

I colori dell’immagine raccontano la scena di questo mondo nascente: l’azzurro indica il gas di idrogeno ionizzato, l’arancione la polvere, il rosso l’idrogeno molecolare più freddo e compatto, fino al nero che svela il gas più denso, invisibile alla luce.

Gloria Nobile: Penna per scrivere, voce per raccontare. Sono una comunicatrice scientifica, da sempre appassionata di astronomia e documentari. Dopo la Laurea magistrale in Giornalismo, ho conseguito il Master in Comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Oggi scrivo per l’Agenzia spaziale italiana e mi occupo della comunicazione della candidatura italiana per il progetto Einstein Telescope.