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    Categorie: lanciatori

Starship, nuovo rinvio per il 10° test

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Si apre stanotte, dopo due rinvii, una nuova finestra di lancio per il decimo volo di Starship, il vettore spaziale più grande e potente mai costruito.

SpaceX ha dovuto annullare il test per due giorni di seguito. Domenica sera a causa di problemi tecnici legati ai sistemi di terra, lunedì a causa delle condizioni meteorologiche.

Il tentativo di lunedì, che si è interrotto a 40 secondi dal lancio a causa delle nubi a forma di incudine che annunciavano l’allerta fulmini, ha permesso comunque di testare il funzionamento di tutti i sistemi, inclusi quelli di terra che avevano ostacolato il test di domenica.

Appena la ‘luce verde’ è diventata rossa, gli ingegneri hanno comunque dato il via al cosiddetto ‘wet dress’ in cui vengono simulate le fasi di prelancio, fermandosi prima dell’accensione dei motori; il razzo è stato rifornito completamente del propellente, è ripartito il conto alla rovescia e dopo la verifica per il ‘via libera’ (o ‘go for launch’), si è fermato a 10 secondi dal decollo. Per il prossimo test bisognerà procedere nuovamente al rifornimento di carburante, mentre i serbatoi di acqua sono carichi poiché i deflettori di fiamme non sono stati attivati per il wet dress.

All’1:30 di stanotte, ora italiana del 27 agosto, si aprirà la nuova finestra di lancio dalla Starbase, a Boca Chica in Texas; se tutto andrà come previsto, il razzo rientrerà dopo 7 minuti per un ammaraggio controllato nel Golfo del Messico, mentre la navicella rilascerà otto versioni fittizie dei satelliti Starlink di SpaceX, per poi riaccendere uno dei sei motori Raptor e rientrare nell’Oceano Indiano dopo circa 66 minuti dal lancio.

Starship è stato sviluppato per permettere all’uomo di raggiungere Marte; il veicolo è composto di due stadi, il razzo Super Heavy e la navicella Ship, entrambi in acciaio inossidabile e completamente riutilizzabili. Il collaudo è iniziato nel 2023.

 

Immagine in evidenza: Starship sulla rampa di lancio durante il ‘wet test’ dopo il rinvio del 26 agosto – Crediti: SpaceX

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.