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Curiosity festeggia 13 anni su Marte in ottima forma

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Si appresta a festeggiare 13 anni di permanenza su Marte – domani, 6 agosto – e la ricorrenza lo trova più che mai in buone condizioni: stiamo parlando del rover Curiosity della Nasa, che è stato sottoposto a un ‘restyling’ per renderlo ancor più produttivo.

Il team della missione, infatti, ha intrapreso delle azioni per incrementare l’autonomia energetica del rover e la sua capacità di svolgere attività in multitasking; la fonte di energia di Curiosity è il Multi-Mission Radioisotope Thermoelectric Generator (Mmrtg), un particolare tipo di generatore termoelettrico a radioisotopi che gli consente di svolgere i suoi compiti senza essere dipendente dalla luce solare, come capitava ai suoi predecessori Spirit e Opportunity alimentati dai pannelli solari.

L’attività che Curiosity svolge quotidianamente, per studiare il clima di Marte e scoprire i motivi che lo hanno trasformato in un mondo desertico, richiede una grande quantità di energia: infatti, il rover si sposta, distende il suo braccio robotico per analizzare rocce e pendii e utilizza i vari strumenti, la radio e le fotocamere di cui è dotato. Anche i dispositivi che consentono alle componenti elettroniche e meccaniche del rover di operare al meglio, consumano ingenti quantità di energia.

Di conseguenza, per far sì che la vita operativa di Curiosity possa essere più duratura, i tecnici hanno elaborato delle strategie per combinare due o tre compiti previsti nell’agenda quotidiana del rover in modo da ridurre il dispendio di energia; questo è avvenuto, ad esempio, quando Curiosity è impegnato a inviare dati e immagini verso il suo segmento di Terra. L’aggiornamento di alcuni software, inoltre, ha permesso di ottimizzare i consumi relativi agli spostamenti e ai prelievi di materiale, mentre lo sviluppo di uno specifico algoritmo ha consentito di ridurre il logorio delle ruote.

«All’inizio della missione eravamo più simili a genitori cauti – ha detto Reidar Larsen del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, che ha guidato un gruppo di ingegneri nell’elaborazione delle procedure salva-energia per il rover – È come se il nostro rover adolescente stesse maturando e ci fidassimo che si assumesse maggiori responsabilità. Da bambini, si fa una cosa alla volta, ma diventando adulti, si impara a fare più cose contemporaneamente».

 

In alto: il rover Curiosity in movimento (Crediti: Nasa/Jpl-Caltech) 

Valeria Guarnieri: Nata in tempo utile per vivere sin dall'inizio il fenomeno Star Wars, è laureata in Lettere Moderne con lode all'Università di Roma "La Sapienza" e lavora in ASI dal 2000. Dal 2011 si occupa di comunicazione web e social presso l'Ufficio Comunicazione dell'ente. Dedica la maggior parte del tempo libero alla montagna, suo grande amore.