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La Galassia Sombrero celebra i 35 anni di Hubble

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Una nuova versione della Galassia Sombrero è stata appena pubblicata per celebrare i 35 anni di Hubble.

Il telescopio spaziale fu lanciato il 24 aprile del 1990 e da allora ci ha permesso di vedere immagini straordinarie del cosmo.

Per celebrare l’anniversario sono state pubblicate una serie di foto catturate da Hubble in questi anni ed elaborate nuovamente con nuove tecniche.

La Galassia Sombrero, classificata come Messier 104, e così chiamata per la sua somiglianza con il caratteristico cappello messicano, si trova nella Costellazione della Vergine a circa 30 milioni di anni luce dalla Terra. Non è visibile a occhio nudo, ma ha sempre attratto gli astronomi in quanto presenta le caratteristiche sia di una galassia a spirale che ellittica.

Inoltre il suo angolo di visione, inclinato di soli sei gradi rispetto all’equatore galattico mostra grumi e filamenti di polvere che creano un contrasto con il bianco brillante del nucleo, un effetto simile a Saturno e i suoi anelli, ma su scala galattica.

Questa immagine fu scattata da Hubble nel 2003. Oggi gli stessi dati sono stati processati nuovamente mostrando più dettagli del disco galattico e un maggiore numero di stelle sullo sfondo. Sebbene un enorme numero di stelle popoli questa galassia, non è una regione di formazione stellare. Anche il buco nero al suo interno, seppur supermassiccio, risulta piuttosto calmo.

La Galassia Sombrero si estende per una distanza equivalente a circa un terzo del diametro della Luna piena. Le sue dimensioni sono troppo grandi per rientrare nel ristretto campo visivo di Hubble, quindi questa immagine è in realtà un mosaico di diverse immagini assemblate.

 

Immagine di copertina: Galassia Sombrero – Crediti: Esa/Hubble & Nasa, K. Noll

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.