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L’airglow visto dal deserto cileno

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Un bagliore verde che incornicia la Via Lattea osservato dal deserto dell’Atacama, in Cile.

Si chiama airglow e non è possibile vederlo a occhio nudo. Si rivela dove c’è poco inquinamento luminoso ed è una costante emissione luminosa della nostra atmosfera. Non deve essere confuso con le aurore che invece sono dinamiche e ondeggianti.

L’airglow è un effetto provocato dalla radiazione ultravioletta del Sole che colpisce il nostro pianeta e fa sì che gli atomi nell’alta atmosfera emettano una luce molto debole. Il colore verde che caratterizza l’immagine è generato dagli atomi di ossigeno, ma può anche essere rosso o giallo, a seconda del tipo di atomi o molecole che lo causano.

L’immagine è scattata con la distorsione tipica del grandangolo estremo, con effetto fisheye, dall’Osservatorio Eso del Cerro La Silla. Lungo il perimetro si possono infatti riconoscere i tre telescopi: in basso quello dell’Eso sembra proiettare la Via Lattea – negli anni Settanta era uno dei telescopi più grandi del mondo; a sinistra, il telescopio Leonhard Euler, gestito dall’Università di Ginevra; infine, in alto, quasi impercettibile, il New Technology Telescope, anche esso dell’Eso.

Immagine di copertina: luce verde da La Silla – Crediti: J. Pérez/Eso

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.