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Un altro test di volo per Starliner

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Manca un solo test, con o senza astronauti a bordo, prima di iniziare le missioni di rotazione dell’equipaggio sulla Stazione Spaziale con la navicella Starliner della Boeing.

Dopo il rientro a Terra di Suni Williams e Butch Wilmore, sulla Iss per otto mesi a causa di un guasto al sistema di propulsione della loro navicellla Starliner, si riapre la questione dei lanci Boeing verso il laboratorio orbitante. L’azienda, infatti, per un accordo con la Nasa, dovrebbe iniziare una rotazione con SpaceX per portare gli astronauti a bordo della Iss.

Secondo una dichiarazione di Steve Stich, responsabile del programma per l’equipaggio commerciale della Nasa, si stanno facendo «buoni progressi» per la risoluzione dei problemi riscontrati sulla capsula.

Dopo il rientro senza equipaggio di Starliner, a settembre, e sebbene il guasto ai motori sia ancora in fase di studio, la società ha iniziato a collaudare nuove guarnizioni per eliminare le perdite di elio e a pianificare ulteriori test.

Oltre alle verifiche sul sistema di propulsione, Stich ha detto che Starliner ha fornito alla Nasa gran parte dei dati necessari per certificare il veicolo per i voli con equipaggio. «Anche se al ritorno dovessimo far volare il veicolo senza astronauti, quello che vorremmo fare è un altro lancio e poi iniziare i voli di rotazione dell’equipaggio – ha detto Stich – Dopo aver messo alla prova tutte le modifiche da apportare al veicolo, potremmo far entrare Boeing in una rotazione. Dunque, questa è la strategia».

Per la fine di luglio è programmato il lancio della Crew-11, ancora non è certo se sarà seguito dalla missione Crew-12 o dal dal primo volo di rotazione dell’equipaggio Starliner. «Probabilmente servirà un po’ più di tempo. L’esito dei test servirà per prendere la decisione» ha concluso Stich.

 

Immagine di copertina: Starliner lascia la Iss – Crediti: Nasa

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.