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Insight a un passo da Marte

Insight atterraggio

Partito il conto alla rovescia per il prossimo atterraggio marziano. A tentare l’impresa sarà InSight (che sta per Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport), il lander Nasa incaricato di riportare gli States sul suolo del pianeta rosso sei anni dopo il touchdown del rover Curiosity, avvenuto nell’agosto 2012. Il contatto con Marte è previsto alle 14.53 (Estern standard time – Est) del 26 novembre, le 20.53 in Italia, e vedrà il coinvolgimento del nostro Paese tramite il Sardinia Deep Space Antenna. La grande parabola del radiotelescopio Srt situata a San Basilio, in provincia di Cagliari ed entrata a far parte del Deep Space Network nel settembre del 2017, riceverà i dati che Insight invierà agli orbiter marziani duranti le fasi di discesa e atterraggio.

Come Curiosity, la sfida che attende Insight sarà affrontare quelli che la Nasa ha definito i 7 minuti di terrore che intercorrono tra l’entrata in atmosfera marziana e il touchdown. Atterrare su Marte, infatti, resta ancora oggi un passaggio critico per le missioni marziane per via dell’atmosfera rarefatta del pianeta che non fa da ‘freno naturale’ durante la discesa. Basti pensare che l’atterraggio morbido è riuscito solo al 40% dei veicoli che lo ha tentato, e il primato, ad oggi, è ancora prerogativa esclusiva degli Stati Uniti.

La sequenza, delicatissima, prevede tre momenti principali: l’ingresso in atmosfera a una velocità di 5,5 km al secondo durante il quale InSight effettuerà la prima frenata grazie dall’accensione di piccoli razzi. Seguirà l’apertura di un grande paracadute che dovrà rallentare ulteriormente la veloce corsa del veicolo verso il suolo, contestualmente si verificherà l’espulsione dello scudo termico e saranno dispiegate le tre gambe incaricate di ammortizzare l’urto del contatto.

Infine, InSight sgancerà anche scudo posteriore e paracadute ed accenderà i 12 retrorazzi mentre il computer di bordo controllerà la discesa fino al touchdown sulla Elysium Planitia, luogo scelto per l’atterraggio, oltre che per la valenza scientifica, anche per le caratteristiche fisiche favorevoli tanto da essere noto tra gli addetti come il più grande parcheggio di Marte.

Lanciato il 5 maggio scorso, InSight sarà il primo lander a studiare le profondità del suolo di Marte. Il veicolo è accompagnato da due mini-satelliti, i cubesat Mars Cube One (MarCO), i primi del loro genere ad effettuare una missione oltre l’orbita bassa. I due veicoli – lanciati con InSight ma indipendenti rispetto al lander – testeranno la capacità di trasmettere, in tempo reale verso la Terra, i dati prodotti da Insight durante la l’ingresso in atmosfera, la discesa e l’atterraggio.

A bordo del lander Larri, un microriflettore di ultima generazione sviluppato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana, fornirà la posizione accurata del lander durante l’esplorazione di Marte.

La diretta dell’arrivo a Marte di Insight sarà trasmessa in diretta streaming sui canali web della Nasa.

La missione Insight in breve

Manuela Proietti: Giornalista, photo- e videographer. Dal 2009 coordina i progetti editoriali dell'Agenzia spaziale italiana. Ha lavorato per l'Agenzia Dire e scritto per La Stampa