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Punch scoprirà come la corona solare diventa eliosfera

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La nostra stella, oltre a illuminare e scaldare la Terra, è un luogo di fenomeni inspiegabili che influenzano tutto il Sistema Solare. Per studiare tali enigmi, negli ultimi anni sono partite due sonde dedicate, il Solar Orbiter dell’Agenzia Spaziale Europea e la Parker Solar Probe della Nasa. A fine mese la Nasa lancerà anche Punch (Polarimeter to Unify the Corona and Heliosphere) una missione d’avanguardia che, secondo gli scienziati, aprirà un nuovo capitolo per lo studio dell’elio fisica.

I fenomeni più sorprendenti finora osservati riguardano la corona e il vento solare. La prima è un’atmosfera generata dai gas provenienti dalla superficie del Sole, ma con una temperatura molto più alta rispetto alla superficie stessa. Il vento, invece, consiste in particelle cariche che partono dal Sole e accelerano inspiegabilmente mentre attraversano lo spazio.

La missione di Punch è scoprire come la corona si trasforma in vento, e come il vento crei questa bolla gigantesca in cui viviamo, e che racchiude tutto il Sistema Solare, nota come eliosfera.

Per tale scopo è importante osservare il Sole sia da vicino sia da lontano. Gli scienziati hanno quindi concepito Punch con quattro telecamere che operano come un singolo strumento virtuale in orbita terrestre bassa per monitorare le eruzioni solari e le tempeste spaziali per tutto il sistema solare. Con il set di dati complementari delle tre missioni dedicate al Sole, gli scienziati si aspettano di rivoluzionare il modo in cui viene previsto il meteo spaziale.

Il lancio è previsto per il 27 febbraio, a bordo di un Falcon 9 di SpaceX. Nell’ambito del programma Nasa che mira a rendere le missioni spaziali più economiche, Punch sarà lanciato insieme a SphereX, il nuovo telescopio spaziale che mapperà l’Universo nel vicino infrarosso.

 

Credi video: Nasa

Barbara Ranghelli: Giornalista scientifica. Da sempre attratta dal cielo, ho iniziato a indagarlo dall’età di 7 anni. Prima con mio zio dalla Sicilia, poi con la rivista “L‘Astronomia” fondata da Margherita Hack che raccontava le Costellazioni attraverso i Miti, infine con l’associazione astrofili “Altair” di Ostia, utilizzando il telescopio. Dopo una lunga parentesi nelle produzioni televisive broadcast, ho frequentato la Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e dal 2022 sono socia dell’Unione Giornalisti Scientifici Italiani.