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Osservato un forte brillamento solare

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Lo scorso 29 dicembre il Sole ha emesso un massiccio brillamento solare di classe X1.1, uno dei più potenti registrati nel corso del 2024. L’evento è avvenuto nella regione nord-occidentale del lato del Sole rivolto verso la Terra e  – secondo le informazioni i fornite dallo Space Weather Prediction Center (Swpc) della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) –  ha causato un forte blackout radio in alcune parti del pianeta.

Gli esperti stanno analizzando i dati raccolti  per verificare la presenza di un’espulsione di massa coronale (Cme). Questi fenomeni sono enormi eruzioni di plasma e campi magnetici dalla corona solare, lo strato più esterno dell’atmosfera del Sole. Le espulsioni rilasciano nello spazio enormi quantità  di particelle cariche –  e quando queste ultime  sono dirette verso la Terra –  possono provocare aurore boreali particolarmente intense e interferire con i satelliti e le infrastrutture elettriche terrestri.

Tuttavia il brillamento solare X1.1 non è stato il più grande del 2024. Il primato spetta a un brillamento di classe X9, identificato lo scorso 3 ottobre. Nel dettaglio quest’ultimo è il terzo più grande dal 2011 e il quinto dal 2005.

I ricercatori  dello Swpc hanno osservato il brillamento X1.1 grazie alla suite degli strumenti a bordo del Geostationary Operational Environmental Satellite-16 (Goes-16). Questo satellite meteorologico fa parte di una flotta realizzata dalla Noaa che comprende veicoli spaziali di nuova generazione progettati per monitorare fenomeni come brillamenti solari e Cme.

Immagine in apertura: il brillamento solare osservato dal satellite Goes-16. Crediti: Noaa/Swpc/Goes-16

Fulvia Croci: Giornalista pubblicista, dopo la laurea in Relazioni Internazionali si avvicina al mondo della comunicazione scientifica. Nel corso degli anni ha trattato una vasta gamma di temi legati all'esplorazione spaziale, alla ricerca e alle attività dell’Agenzia Spaziale Italiana.