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Kepler, il cacciatore di mondi in prepensionamento

Il cacciatore di esopianeti Kepler (Nasa)

La sonda sta per terminare le scorte di carburante, e questo segnerà la fine della straordinaria  missione che in 9 anni ha permesso di scovare oltre 2.500 esopianeti

Ha scritto un capitolo fondamentale nella storia dell’esplorazione spaziale, scoprendo oltre 2.500 pianeti distanti in 9 anni di onorato servizio. Ma ora la sua carriera sta per volgere al termine: Kepler, l’infaticabile cacciatore di mondi della Nasa, è ‘in riserva’. A 151 milioni di chilometri dalla Terra, la sonda sta infatti per finire la scorta di carburante, e presto smetterà quindi di essere operativo.  Lo annuncia l’agenzia spaziale statunitense, secondo cui alla sua creatura rimangono pochi mesi di autonomia. “In base alle nostre stime – scrive Charlie Sobeck, ingegnere sistemico della missione – il serbatoio di Kepler si svuoterà nel giro di qualche mese. Ma già in passato siamo rimasti sorpresi dalle sue possibilità, quindi siamo pronti a continuare fino all’ultimo.”

Lanciata il 7 marzo 2009 dalla Cape Canaveral Air Force Station a bordo di un razzo Delta II, la navicella ha effettivamente superato difficoltà insormontabili per altre missioni. Da tempeste di raggi cosmici a guasti tecnici e meccanici, Kepler è sopravvissuta eroicamente in tutti questi anni, quasi triplicando la durata inizialmente prevista. Per questo, afferma la Nasa, la missione si può considerare sotto ogni punto di vista un successo. Anche il finale si preannuncia all’altezza: “nel periodo che ci resta – continua Sobeck – cercheremo di raccogliere quanti più dati scientifici possibile.”

E intanto è già pronto il passaggio di consegne: al pensionamento di Kepler seguirà infatti l’inaugurazione della missione Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite), che partirà il prossimo 16 aprile da Cape Canaveral, in Florida. La straordinaria eredità del cacciatore di mondi sarà quindi in buone mani.

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica