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    Categorie: cosmo

Morte (quasi) in diretta di una galassia

Quando muore una galassia? Tecnicamente, quando le sue stelle smettono di brillare. Eppure dichiarare la fine di un oggetto celeste così complesso non è sempre banale, perché è un processo che può durare milioni di anni.

Ora però un team di ricercatori coordinato dall’Australian National University è riuscito a essere testimone degli ultimi ‘istanti’ di vita – per lo meno in termini astronomici – di una galassia non troppo distante da noi.

È la Piccola Nube di Magellano, una galassia nana di forma irregolare in orbita attorno alla Via Lattea e situata a circa 20mila anni luce da noi. Si trova in coppia con la Grande Nube di Magellano, ed entrambe devono la propria denominazione al famoso esploratore, che le osservò mentre circumnavigava il pianeta.

Grazie ai potenti occhi del telescopio Australian Square Kilometre Array Pathfinder (Askap), gli astronomi hanno osservato per la prima volta che la galassia sta lentamente rilasciando idrogeno, considerato la ‘benzina’ che fa brillare le stelle. Per questo gli scienziati hanno dichiarato che la Piccola Nube di Magellano sarebbe inesorabilmente arrivata alla fine del suo ciclo di vita.

“La galassia non è più in grado di produrre nuove stelle – ha detto McClure-Griffiths leader dello stusio – e quindi sta svanendo lentamente, in una sorta di morte lenta.”

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica freelance appassionata di clima, ambiente, osservazione della Terra e astronomia. Ha una laurea in filosofia e un master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Collabora con la società di comunicazione della scienza formicablu ed è co-fondatrice di Facta.eu, centro no profit che applica il metodo scientifico al giornalismo. Dal 2015 collabora con Global Science, convinta che lo spazio sia un punto di vista privilegiato per comprendere meglio il nostro pianeta.