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    Categorie: cosmo

La mappa ineffabile dell’universo

Mappare i filamenti

Uno studio dell’Università d Berkeley ricostruisce l’articolata struttura che costituisce i filamenti cosmici. I risultati su Nature Astronomy

Gli scienziati hanno analizzato una grande quantità di dati da database già esistenti utilizzando una sofisticata tecnologia per il riconoscimento delle immagini. I risultati, pubblicati su Nature Astronomy, contribuiranno a una migliore comprensione della nascita ed evoluzione della cosiddetta cosmic web – la retecosmica che costituisce tutta la materia dell’universo, compresa la misteriosa materia oscura.

“Di solito i ricercatori non studiano direttamente questi filamenti – commenta Shirley Ho, leader dello studio – ma si concentrano sull’osservazione delle galassie. Noi invece abbiamo applicato allo studio dell’universo lo stesso metodo che utilizzano Yahoo e Google per il riconoscimento delle immagini. Il nostro obiettivo non è semplicemente ‘unire i puntini’: vogliamo scoprire i punti più densi del cosmo e quelli più rarefatti, per arrivare a una mappa sempre più precisa dell’universo.”

Giulia Bonelli: Giornalista scientifica freelance appassionata di clima, ambiente, osservazione della Terra e astronomia. Ha una laurea in filosofia e un master in comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste. Collabora con la società di comunicazione della scienza formicablu ed è co-fondatrice di Facta.eu, centro no profit che applica il metodo scientifico al giornalismo. Dal 2015 collabora con Global Science, convinta che lo spazio sia un punto di vista privilegiato per comprendere meglio il nostro pianeta.