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Starlink, non recuperabile il nuovo gruppo di satelliti

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Detriti spaziali di nuovo agli onori della cronaca: questa volta in primo piano è un gruppo di satelliti di Starlink, costellazione dell’azienda statunitense SpaceX progettata per incrementare l’accesso a internet in banda larga. La costellazione, in costante ampliamento, ha mosso i primi passi nel 2019, suscitando anche un vivace dibattito per l’inquinamento luminoso che produce.

La grande famiglia di Starlink avrebbe dovuto annoverare 20 nuovi elementi, ma un malfunzionamento del lanciatore Falcon 9 – anch’esso targato SpaceX – ne ha impedito la collocazione nell’orbita operativa ad essi destinata. I satelliti, lanciati lo scorso 11 luglio, sono stati rilasciati in un’orbita troppo bassa e i tentativi di riportarli nella posizione corretta, tramite l’utilizzo dei propulsori ionici di bordo, non sono andati a buon fine. Di conseguenza, i 20 satelliti sono diventati potenziali detriti spaziali in caduta verso la Terra; due sarebbero già rientrati, mentre per gli altri il passaggio nella nostra atmosfera dovrebbe avvenire in giornata.

La perdita di questo gruppo di Starlink è stata dovuta a un’anomalia verificatasi durante il 71° lancio annuale del Falcon 9: nel corso del lancio il secondo stadio del vettore ha avuto un problema al motore, che la SpaceX ha definito come ‘Rud’ (Rapid Unscheduled Disassembly). Tuttavia, il lanciatore è riuscito a rilasciare i satelliti, anche se in un’orbita molto più bassa.

Il malfunzionamento del Falcon 9 avrà ulteriori conseguenze, oltre alla perdita dei venti satelliti: il vettore, finora il veicolo di lancio più attivo, sarà costretto a una pausa forzata in attesa che siano chiarite le cause dell’anomalia. La Faa (Federal Aviation Administration), l’agenzia governativa che disciplina il traffico aereo negli Usa, ha richiesto un’indagine, anche nella prospettiva di tutelare la sicurezza pubblica.

La pausa del Falcon 9, attivo con successo dal 2008 e arrivato a quota 354 lanci, comporterà anche dei rinvii nel lancio di vari satelliti per le telecomunicazioni e della missione Polaris Dawn, che doveva partire il prossimo 31 luglio e aveva in programma la prima passeggiata spaziale privata.

In alto: una fase del lancio del Falcon 9 (Crediti: SpaceX webcast) 

Valeria Guarnieri: Nata in tempo utile per vivere sin dall'inizio il fenomeno Star Wars, lavora in ASI dal 2000 e dal 2011 si occupa di comunicazione web presso l'Unità Multimedia dell'ente. Dedica la maggior parte del tempo libero alla montagna, suo grande amore.