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    Categories: cosmo

Hubble festeggia in Laguna

Si avvicina il compleanno del telescopio, che celebra l’evento immortalando la Nebulosa Laguna con due diverse prospettive

Il prossimo 24 aprile spegnerà 28 candeline e, dopo oltre un quarto di secolo a spasso nel cosmo, continua imperterrito a svelare i segreti di stelle, galassie e nebulose con le sue spettacolari fotografie. Per festeggiare il 28° compleanno Hubble non si è risparmiato, realizzando due immagini dello stesso soggetto, una nel visibile e l’altra nell’infrarosso. Protagonista del doppio scatto è la Nebulosa Laguna, classificata come Messier 8 o Ngc 6523, che si trova a 4mila anni luce dalla Terra, nella costellazione del Sagittario. Nello specifico, il telescopio Nasa-Esa ha inquadrato – con la Wide Field Camera 3 – una regione della nebulosa ampia circa 4 anni luce; le immagini, rese note ora in occasione della ricorrenza, sono state scattate tra il 12 e il 18 febbraio 2018. Nella foto in alto ( in alta risoluzione), sono accostate le due immagini: a sinistra quella realizzata nel visibile, a destra la versione nell’infrarosso.

Nello scatto a sinistra, la Nebulosa Laguna si presenta in un tripudio di colori e forme bizzarre create da gas e polveri, che hanno subito l’azione modellante delle radiazioni ultraviolette e di intensi venti stellari scatenati da Herschel 36, la giovane stella ‘in posa’ al centro della foto. L’astro, che ha sulle spalle solo un milione di anni, è in pieno fermento: rispetto al Sole, è circa 200mila volte più splendente e 32 volte più massiccio. I venti che si diffondono da Herschel 36, oltre a plasmare gas e polveri, stanno spegnendo i processi di formazione di nuovi astri nelle immediate vicinanze, mentre le zone periferiche, caratterizzate da veli scuri di materiale, sono nursery stellari attive.

A destra, invece, la Nebulosa Laguna si presenta con un look completamente diverso anche se i tratti salienti – come la stella centrale Herschel 36 – sono ben riconoscibili. L’utilizzo dell’infrarosso consente agli astronomi di spingersi oltre le nubi di gas e polveri e di scoprire delle vere e proprie gemme nascoste, proprio come è avvenuto con la nebulosa in questione. L’immagine, infatti, mostra una vasta messe di stelle: alcune sono giovani e si trovano all’interno della nebulosa, altre invece, molto distanti, si trovano oltre e fanno da background. Le nubi scure, note come globuli di Bok, sono le parti più spesse della nebulosa dove le polveri proteggono i baby astri. Lo sguardo di Hubble non può addentrarsi in questi grumi polverosi, mentre sarà in grado di farlo il telescopio Webb, il suo successore, la cui partenza è in programma nel maggio 2020.

Valeria Guarnieri: Nata in tempo utile per vivere sin dall'inizio il fenomeno Star Wars, è laureata in Lettere Moderne all'Università di Roma "La Sapienza" e lavora in ASI dal 2000. Dal 2011 si occupa di comunicazione web e social presso l'Ufficio Comunicazione dell'ente. Dedica la maggior parte del tempo libero alla montagna, suo grande amore.