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Montati gli ‘occhi’ su Viper di Nasa

Offrire una prospettiva quasi umana del Polo Sud lunare, meta delle prossime missioni con equipaggio del programma Artemis.
Questo sarà il grande vantaggio che il rover lunare Viper di Nasa potrà garantire, una volta giunto sul nostro satellite naturale, grazie a un albero di 2,5 metri d’altezza.

Il pilone di strumenti è stato recentemente integrato al robot in una camera bianca del Johnson Space Center di Nasa a Houston.

Il robot verrà trasportato fino al Polo Sud lunare dal lander Griffin di Astrobotic, il cui lancio è previsto per la fine del 2024. Con una missione di 100 giorni e quattro carichi utili a bordo, Viper permetterà di comprendere meglio un luogo di estremo interesse scientifico, il cratere Nobile, selezionato dalla Nasa per la sua potenziale presenza di acqua. La zona è infatti avvolta da un’ombra permanente, che favorisce il mantenimento del ghiaccio lunare.

Un team di ingegneri solleva il montante in cima al rover lunare robotico Viper della Nasa in una camera bianca del Johnson Space Center a Houston. Crediti: Nasa/Helen Arase Vargas

Gli strumenti situati sull’albero di Viper sono progettati per aiutare i piloti del rover e il team di missione a inviare comandi e ricevere dati in tempo reale mentre il robot navigherà tra i pendii pericolosi dei crateri lunari. Oltre alle antenne per la trasmissione e la ricezione dei dati verso e dalla Terra che permetteranno al rover di mantenere l’orientamento corretto anche durante la guida, sulla punta dell’albero di Viper si trovano un paio di telecamere stereo di navigazione e due potenti fari a Led.

Gli ‘occhi’ del rover sono montati su una parte girevole del pilone, consentendo così al team di effettuare panoramiche totali in orizzontale e con inclinazioni verso l’alto e verso il basso fino a 75 gradi.
Oltre alle ampie visioni d’insieme dell’ambiente circostante, Viper sarà in grado di individuare e studiare ulteriormente caratteristiche della superficie, rocce e cavità fino a un diametro di 10 cm.

Viper sarà, inoltre, il primo rover planetario a disporre di fari che funzioneranno come degli abbaglianti delle automobili, ossia fasci di luce stretti e in profondità. Questi aiuteranno il team Nasa a rivelare ostacoli o caratteristiche interessanti del terreno. Il sistema è costituito da Led di colore blu, soluzione che, secondo gli esperti, garantirebbe la migliore visibilità date le difficili condizioni di illuminazione della Luna.

Prima della sua installazione, il montante di strumenti è stato sottoposto a una serie di test, tra cui verificare che il rivestimento bianco che circonda il pilone sia in grado di isolarlo come previsto.
Una volta integrato, è stato inoltre eseguito un’ultima verifica dei suoi componenti e per la prima volta sono stati inviati dati attraverso il rover utilizzando le sue antenne.

Manca sempre meno a Viper prima di essere pronto per giocare la sua parte nel programma Artemis, con il quale un equipaggio tornerà nei prossimi anni a toccare, dopo oltre 50 anni di assenza, la superficie della Luna.

Immagine in evidenza: Il rover lunare robotico Viper della Nasa è più alto che mai dopo che gli ingegneri hanno integrato il suo albero in una camera bianca del Johnson Space Center a Houston. Crediti: Nasa/Josh Valcarcel

Giuseppe Nucera: Comunicatore scientifico e Multimedia producer. Laureato in Sociologia, ho conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e dell'Innovazione Sostenibile dell'Università Milano-Bicocca. Dal 2012 collaboro con diverse agenzie editoriali e pubbliche per comunicare online ricerche e progetti scientifici.